Dopo il primo singolo “Sogno” e un EP “Quando c’è” (2018), i Crisaore, band post-pop made in Genova – nata dalla collaborazione della cantante Giulia Sarpero con il produttore Mattia Cominotto, completata da Paolo Schiavi (chitarra / synth), Jacopo Boccone (basso / synth) e Paolo Di Lorenzo (batteria) – presenta al pubblico underground italiano, un nuovo capitolo, un nuovo viaggio allucinato raccontato attraverso un videoclip. “Sereno” brano di matrice dream-pop, un po’ sintetico ed un po’ naturale come la “pelle” della band, anticipa il debut album in uscita questa primavera.

Abbiamo quindi raggiunto la band poco dopo l’uscita del videoclip – regia di SERENASE, con protagonista Federica Losi – e prima del release party, che presenterà sabato 8 febbraio a laClaque il primo disco ‘Rovesci’ via Romolo Dischi,  per scoprire quali sono i 5 pezzi che più hanno influenzato il loro percorso artistico dagli inizi ad oggi.

(Giulia) Sono stata ipnotizzata dall’intimità di questa canzone e dall’inquietudine del video. Un contrasto nel quale mi rispecchio e che rappresenta in parte anche il mio modo di scrivere. Stimo molto questa giovanissima artista esplosiva ed intensa che a mio parere spicca nel panorama contemporaneo.

(Paolo) Avanguardia, fantasia e dubbio riassunti in un brano che alle mie orecchie ed ai miei occhi è una vera e propria opera d’arte. David Bowie rappresenta senza dubbio il mio artista di riferimento con la sua inafferrabile aura e la sua continua ricerca stilistica che lo ha reso unico nonostante i suoi innumerevoli volti. Un’entità che va decisamente oltre il semplice musicista.

(Pol) Tra i tanti brani post-rock che apprezzo, una menzione particolare va a questo. E’ stato questo pezzo quello che mi ha spalancato le porte, ormai molti anni fa, su di un genere musicale che personalmente amo. Le sonorità malinconiche ma decise, che riescono a portare l’ascoltatore su altre realtà e la capacità di trasmettere immagini, emozioni e sentimenti senza dover ricorrere ad una voce lo rendono sicuramente uno dei generi in cui mi rispecchio maggiormente.

(Giulia) Sicuramente la musica mi ha ammaliata fin da subito grazie ai miei genitori che spesso organizzavano serate musicali a casa ed ovviamente Battisti era uno degli artisti più apprezzati. Questa canzone è un’insieme di metafore utilizzate per cercare di spiegare cosa sia un’emozione cercando di trasmettere ciò che si prova. Stesso meccanismo che cerco di adottare nella scrittura dei miei testi.

(Pol) Non ci sono molte parole da aggiungere ad un brano così. Una delle più grandi band, a mio avviso, mai esiste. Un brano capolavoro reso immortale da un incredibile David Gilmour, che ho avuto il privilegio di vedere dal vivo almeno una volta nella mia vita. Per questo brano ho avuto le lacrime agli occhi, direi che basti per entrare di diritto in questa lista.