Il trapper di Cesena, Young Signorino – nato Paolo Caputo – lascia alle spalle la sua era precedente – fatta di controversie e momenti bui – per dare spazio al suo primo disco: CALMO. Un album cloud che lo vuole portare a un altro livello; più onesto, soft e delicato. Un debutto che nessuno si aspettava, ma di cui avevamo bisogno.

Ho parlato con lui del lavoro che c’è stato dietro la produzione dei nuovi brani, di com’è iniziata la sua carriera e di come si superano gli ostacoli.

È appena uscito CALMO il tuo primo album. Come ti senti?
Sono molto felice di questa uscita.

Tu hai lavorato alla produzione del disco durante il primo lockdown?
In quel periodo, per molte persone, è stato difficile trovare stimoli.
Sì, ho prodotto molto in quel periodo ma non solo. Ci lavoro da un po’.

Quando hai iniziato quindi a dedicarti ai primi pezzi?
Qualche traccia l’ho rivisitata, lavoro in un modo differente nel senso che magari qualcuna la faccio sei mesi prima, poi dopo la vado a riprendere, la riguardo un po’, la registro di nuovo, cambio le parole. Per questo album ho lavorato così.

L’intro di Fumo e Fuggo è il modo perfetto per entrare nel mood cloud, che è il genere di questo album, sicuramente diverso dagli altri tuoi pezzi. Quali sono gli artisti che ti hanno ispirato?
Io ascolto molto i TNL , tutta la scena francese quindi gli F430, Kaaris.

Invece degli artisti italiani so che ti piace Ernia.
Sì, mi è piaciuto molto il suo ultimo album.

In La Via dici “se hai trovato la tua via, non fermarti per nessuno”. In Italia trovare la propria via, seguirla e poi concretizzare i propri sogni, è incredibilmente difficile. Io dopo il liceo volevo scrivere ma nessuno mi prendeva sul serio. Succede la stessa cosa a chi vuole fare musica? È difficile emergere?
Adesso è un po’ più facile emergere perché ci sono diversi giri; una persona ne tira in mezzo un’altra quindi ci sono più opportunità. Quando sono arrivato io, nel 2016/2017 era un po’ più difficile. Anche perché eravamo in tre a fare la trap.

Come ti sei approcciato a questo mondo?
Io ricordo in generale che mi sentivo già con qualcuno come Samuel Heron e la Dark Polo Gang. Poi ho iniziato a fare le tracce, ci scrivevamo, le scambiavamo, come tutti. Anzi, come tutti no, io mi sono affacciato così a questo mondo.

E che consiglio daresti a chi ha trovato la propria via ma ha davanti degli ostacoli?
Io consiglio di stare calmi. Se uno deve raggiungere un obiettivo, gli ostacoli, li scavalla. E va avanti.