Il suo singolo Spalle alla porta gira ormai da giorni su tutte le playlist Spotify di indie italiana. Un progetto che amalgama malinconie itpop e giochi di parole ricchi di metafore calcistiche: lui è Dibase, uno sincero, uno che sa esprimere in termini musicali i problemi della vita, ma in un modo nuovo. Sentimentalismo mai eccessivo, interpretazioni efficaci e molto personali in arrangiamenti assai orecchiabili. A Dibase importa solo di essere ascoltato, mentre ci parla di una generazione incapace di gestire un rapporto di coppia in maniera duratura.

Spalle alla porta è un brano che cela un pozzo di amarezza e insoddisfazione, in cui l’autore se la prende con le relazioni sfinite, trascinate senza senso. Soffre per i mille impegni e le difficoltà che s’intromettono nella serenità di una relazione amorosa, e da qui prende forma un autentico sfogo musicale, usando frasi ironiche e quasi iconiche.

“Io che vorrei più notti per poterti spiegare
che tra di noi è come Andrea Pirlo ed una punizione”

Dibase, il cui vero nome è Gianmarco Servadei, gioca a pallone fin da bambino seguendo le orme del padre, ex calciatore. Finché un giorno incontra la musica: inizia a suonare la chitarra, scopre il piacere della composizione e delinea la sua strada come artista. Per conoscere qualche altrà curiosità sul suo progetto e per indagare un po’ più approfonditamente sullo stato delle registrazioni di un primo album, gli abbiamo proposto di compilare un esclusivo Curriculum Vitae per B&S. Leggete cosa ci ha raccontato:

NOME DEL PROGETTO E COME E’ STATO SCELTO:
Il nome del progetto è DIBASE, che in realtà è solo un termine diventato virale all’interno del mio gruppo. Un mio amico appena tornato dall’Erasmus non riusciva più ad iniziare una frase senza dire: “Di base”. Poi un giorno mi fece notare che è uno di quei termini che stanno bene in ogni frase, e scelsi di utilizzarlo.

ANNO DI NASCITA DEL PROGETTO:
Il progetto è nato a inizio 2020. Prima scrivevo sempre canzoni ma senza una direzione precisa, che in realtà mi piace pensare di non aver ancora trovato.

NUOVO SINGOLO PUBBLICATO:
“Spalle alla porta” credo sia una delle poche canzoni che ho scritto nel giro di un’ora. Parla di una relazione sfinita che, tuttavia, continua ad esistere, gettata metaforicamente in un campo di calcio, dove non si molla fino al 90esimo minuto. Ho paragonato una storia che sta per concludersi, con un fine-partita. È stato facile ritrovare tutti quegli affanni dentro il rettangolo di gioco.

INFLUENZE MUSICALI:
Ci sono due artisti. Uno è Vasco Brondi (a cui do anche la colpa dei miei attacchi di panico) e l’altro è Francesco Motta. Non mi hanno influenzato stilisticamente, nelle mie canzoni non sentirai mai Le Luci della Centrale Elettrica o Motta, ma se non li conoscessi probabilmente ora DIBASE non esisterebbe.

LIVE CHE NON DIMENTICHERAI MAI:
Ne ho due per ragioni diverse. Uno nel 2015 al TPO a Bologna: sentire Le Luci della Centrale Elettrica è stato tipo perdere la verginità. E l’altro è dell’anno scorso all’Olimpico di Roma, a sentire quel fenomeno di Ed Sheeran.

COSA FAI QUANDO NON SEI IMPEGNATO CON IL TUO PROGETTO MUSICALE:
Ho appena finito di studiare, sono laureato in Economia e Management. Al momento sto lavorando part-time per aver più tempo libero per dedicarmi alla musica. La restante parte del tempo la dedico ad amici e soprattuto al calcio. Il week end tra serie A e Fantacalcio non sono molto presente, a volte sono anche abbastanza nervoso.

COSA LO RENDE ORIGINALE:
Forse il fatto di non ricercare per forza un’originalità. Chiaramente non voglio essere la copia di nessuno, ma non voglio neanche dislocarmi dalle mie idee, pur di portare qualcosa che, momentaneamente, è diverso da quello che si sente. Credo che al giorno d’oggi funzioni così in molti ambiti. Essere alternativo è quasi diventata una moda, ma non si capisce che se tutti lo fanno allora il vero alternativo è quello che rimane se stesso. Io ho voglia di portare le mie peculiarità e raccontarle. Oggi mi viene naturale parlare di questo parallelismo vita/calcio, domani magari ci sarà altro che non è mai emerso prima.

IMPEGNI PER IL FUTURO:
Al momento ho in programma l’uscita di un EP, dove sarà ancora presente il parallelismo vita/calcio che ho portato in “Spalle alla porta”. Poi, se ce lo permetteranno, cercherò di portare tutto in live.