Cosa hanno in comune un concerto in cima ad una Torre, un festival e un live nella vetrina di una libreria? Una cantautrice che è diventata anche un’amica, Marta Guidoboni.
La sua musica è fatta di testi che diventano un po’ tuoi ogni volta che li ascolti, suona un pop in apparenza leggero e parla con una semplicità profonda delle cose quotidiane della vita. Con il suo nuovo singolo Intolleranze, prodotto da SONIKA Studio di Ferrara, Marta annuncia un EP che avrà arrangiamenti più articolati e l’arrivo di nuovi strumenti, saranno sempre presenti ukulele e tastiera, ma già da questo brano possiamo sentire un accompagnamento di fiati e una linea ritmica che prende spunto anche dal reggae.
Le canzoni di Marta hanno il potere di renderci più tranquilli, anche se Marta ci ha confessato, durante la sua live session al Kafféklubben, che tranquilla non la è mai. E magari è proprio questa la sua intolleranza: a cui noi però, siamo affezionati.
Le abbiamo fatto alcune domande:
Parlami del nuovo singolo “Intolleranze” cosa significa e cosa ti ha ispirato a scriverlo?
Intolleranze parla sostanzialmente di difetti però anche di intolleranze alimentari e non, che possono rendere la vita un po’ più pesante. Il risvolto positivo è che se siamo abbastanza fortunati possiamo circondarci di persone che rendono questi difetti/intolleranze più affrontabili.
Progetti futuri in vista?
In cantiere c’è il video del singolo e l’uscita di un EP, poi concerti si spera. Più avanti poi rivelerò alcuni piccoli lavori che ho covato durante il lockdown.
Qual è l’Importanza della musica in questo preciso momento storico -considerando come è stata ritenuta non essenziale, sottovalutata e messa da parte – e come salvarla?
La musica è importante in qualsiasi periodo storico: l’arte molte volte ci aiuta a scandire il tempo e a darci un quadro della situazione, questa è solo una delle sue tante intenzioni. Purtroppo, in Italia, passa sempre in secondo piano perché non c’è consapevolezza da parte dello stato dei lavori che orbitano intorno all’arte. Un inizio secondo me sarebbe studiare musica (e teatro, perché no) nelle scuole esattamente come si studiano matematica e italiano, abituandoci al fatto che l’arte può creare lavoro o anche semplicemente arricchirci dal punto di vista umano.
Seguite:
– Marta sul suo profilo Instagram @martagram perché presto arriveranno un video e il nuovo EP che oltre a canzoni nuove, riesplorerà alcuni vecchi brani con nuovi arrangiamenti.
– Il profilo Instagram @Kafféklubben_radici perchè domani, sabato 12 giugno, ci sarà una nuova session live. Ospite @ricca_boy, musica ambient con lo sguardo alle colonne sonore dei film.
Foto credits @ Caterina Massarenti