Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie.

Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire.

Sulla passerella della vanità, lasciamo che a succedersi sul catwalk (di artisti e musicisti), sia invece la nudità dell’indie.

Colapesce, Dimartino, Ornella Vanoni, Toy boy

Colpesce e Dimartino hanno portato a termine l’operazione di tornare indietro nel tempo, in modo particolare ci riportano nell’Italia degli anni Ottanta, quell’Italia che si nutriva di televisione e colori sgargianti. Non sfugge anche in questa nuova hit estiva un pantone marcatamente vintage, eppure, così tremendamente attuale: l’anello di congiunzione? Ornella Vanoni. Pure stavolta la coppia siciliana si conferma padrona di stile, e ovviamente anche di beat!

Miglio, India

Ritorna la galleria di foto e di collage di Alberto Azzara a fare da splendida copertina ad una nuova ed entusiasmante canzone di Miglio. Stavolta il paesaggio fa da padrone e in modo particolare le luci che si vedono dall’alto del Santuario di San Luca a Bologna, che ricordano anche le luci della centrale elettrica di Ferrara e allo stesso tempo anche le lanterne che illuminano un silenzioso tempio in India. La sovrapposizione di immagini come di rumori, suoni, musica e persone sono la bellezza delle piccole cose che ritroviamo, rinnovando l’iniziale promessa, anche in “India”.

Anna Belle, Blue Belle

Blue come il colore più freddo dell’iride, ma anche come lo stato d’animo che gli inglesi associano all’essere tristi o malinconici per qualcosa di reale o meno. Feeling blue è un sentimento, è uno stato dell’essere che ripercorre i momenti e gli eventi che ci hanno fatto soffrire,  così come la storia che ci racconta Anna Belle nel suo album cosmopolita come lei “Blue Belle”: essere blu e melanconici è bello, almeno secondo l’artista e altri poeti come Baudelaire, che facevano dei personali momenti peggiori la fonte d’ispirazione per racconti che aspiravano alla bellezza e al raggiungimento del piacere  proprio attraverso stati di dolore e dolce tristezza.

Saera, Corpo estraneo

Pon pon colorati e casacche sgargianti per nascondere le forme di quello che Saera definirebbe essere un “Corpo estraneo”. Non è l’unica ad aver provato questa sensazione, specialmente quando ci si trova costretti a fissarsi allo specchio; spesso fare i conti con l’immagine che vediamo riflessa non è poi così semplice, ancora di più quando la si percepisce come estranea, nonostante ne siamo gli abitanti. Diventare consapevoli di sé stessi e del corpo in cui ci ritroviamo a vivere è la sfida che Saera decide di affrontare nel suo nuovo singolo, stavolta insieme a Puertonico.

BKKB, Nanana

Tatuaggi old skool e rossetto rosso, inseguono un sound tra il pop e la trap: stiamo parlando delle BKKB. Un nome palindromo e speculare come lo sono le sue componenti, due donne che hanno scelto di entrare a far parte del mondo della musica italiana insieme, mano nella mano, così come accade nella vita. Pungenti al punto giusto, sperimentali quanto basta le BKKB hanno scelto per il loro singolo d’esordio un finish vintage che ricorda gli anni Novanta, le foto sbiadite e i look delle Spice.

Dellacasa Maldive, Voglio solo stare all’aria aperta

Cocktail bruciati, sedie a sdraio e “Voglio solo stare all’aria aperta” in sottofondo: questo è il nuovo singolo di dellacasa Maldive e anche la hit per tutti quelli che, come lui, bramano ardentemente un ritorno en plein air. Come un impressionista con la passione per i suoni psichedelici e funky, dellacasa maldive ci trasporta dentro al suo quadro fatto di collage visivi, emotivi e musicali. “Voglio solo stare all’aria aperta” fa di necessità virtù, a cui viene messo addosso il costume da bagno, pronta per tuffarsi dove il mare è più blu.