Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie.
Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire.
Sulla passerella della vanità, lasciamo che a succedersi sul catwalk (di artisti e musicisti), sia invece la nudità dell’indie.
Carla Grimaldi, Nebula
“Nebula” di Carla Grimaldi (foto di cover) entra nella nostra selezione, non solo per l’immensa bravura dell’artista, ma anche perché sa rappresentare, attraverso le sfumature del suo violino, quello che è l’armonia del cosmo. E cosa può esserci di più armonioso di un approccio conscious anche alla moda e dunque allo style? Apnoea, la casa di moda che collabora con l’artista, ha per l’appunto cucito addosso, letteralmente, alla Grimaldi degli abiti che ricordano lo spazio ma con un’attenzione speciale per il nostro pianeta. Un connubio tra moda e musica è un abbinamento che non è mai outdated.
Shkodra Elektronike, Turtulleshë
Copricapo di perline e lustrini, abiti che ricordano la cultura albanese scutarina e tanta voglia di rivoluzionare la musica elettronica contemporanea. Il mix perfetto per aprire al meglio l’anno all’insegna di uno stile insolito e che non rientra nel “già visto”, sto parlando del duo Shkodra Elektronike che dall’Europa dell’est porta fino in Italia un genere che loro stessi definiscono come post immigrant pop. A chi ama osare nella vita, nella musica e nello stile, non possiamo che consigliare il beat ammaliante di Kole e Beatrice.
Rovere, lupo
L’immaginario dei Rovere riporta in auge tutte le storie e i personaggi dei fratelli Grimm, non può quindi mancare la storia del lupo e di Cappuccetto Rosso, che diventa anche la figura protagonista della copertina. Un connubio tra passato e presente, tra tradizione e ribaltamento. “lupo” rappresenta la paura della nostra generazione ma anche il coraggio che si ha per proseguire dritti nel proprio cammino.
Nuelle prod. Attilio, Dimenticare un Sabato
Lo stile urban si incrocia con l’immagine da “belli e dannati” di Nuelle e Attilio. Le ambientazioni sfocate, le voci distorte ci fanno subito immergere in quella dimensione trasognante da post hangover. Cosa sia successo nel loro sabato non ce lo rivelano a tutti gli effetti. E se tutti i giorni fossero un sabato da dimenticare? A metà strada fra il trip pop e l’elettronica, “Dimenticare un Sabato” racconta anche un po’ di tutti noi che col rimorso del giorno prima cerchiamo di affrontare l’alba di un giorno nuovo.
Kick, Rubberlover
Ambientazioni cupe ma espressioniste nel nuovo singolo “Rubberlover” dei Kick. Sarà il nuovo video ambientato in Svezia, le immagini sovraimpresse e i fotogrammi che tentano di raccontare il dolore e la sofferenza, che si spinge al limite del sadomasochismo, eppure c’è nel loro nuovo singolo un qualcosa del regista dell’isola di Fårö, Bergmann. Da grande fan del cinema e della musica non posso far altro che promuovere per stile il duo di Brescia.
Alaska, SDN
“SDN”, senza dire niente, Alaska spicca subito per stile, non solo per quello che si indossa (sì, abbiamo notato che c’è del gusto ricercato anche lì), ma anche su quello che hanno prodotto la sua penna e la sua voce. “SDN” è un brano che ti accarezza piano come un pezzo soul farebbe. Si sente infatti l’anima ed è proprio questa a dare corpo e un vestito alla canzone.
Kimerica, Not anymore
Biondissima e aspetto quasi spettrale, questi sono i segni che contraddistinguono Kimerica. Artista e producer che sta emergendo non solo per il suo look che non passa per niente inosservato, ma anche per la sua musica introspettiva ed elettronica. Voci distorte e campionate da un mondo che somiglia a quello del subconscio, elementi musicali disturbanti e sincopati si mescolano all’uso di una lingua ora in inglese, ora in italiano che conferiscono a “Not Anymore” quel senso di straniamento che non ci aspettiamo.
Maelstrom, Coralli
Giacca doppiopetto e cappello da marinaio che ricorda il personaggio di Corto Maltese. L’abito simile e conforme al personaggio creato da Hugo Pratt condivide non a caso con l’artista Maelstrom proprio il mare, un luogo questo tanto affascinante quanto tenebroso, un luogo in cui è possibile scovare dei segreti sommersi o delle perle rare come “Coralli”, ovvero il singolo di Maelstrom che ha stregato la nostra attenzione.
Marsali, Booking
Si riempie di colori il nuovo singolo di Marsali, “Booking”, uno per ogni viaggio immaginario e immaginato che compie. Quante volte ci siamo ritrovati a scorrere le foto di posti affascinanti che ci propone Booking? E quante volte abbiamo poi potuto davvero viaggiare? Se anche voi come Marsali l’unico treno che ultimamente avete preso è quello della fantasia, allora siate sulla lunghezza d’onda giusta.
Francesca Moretti, In Vendita
Un collage nuovo fatto di parole musica ed emozioni, quello del nuovo singolo di Francesca Moretti. L’artista da poco entrata in La Clinica dischi è riuscita fin da subito a disegnare, tassello dopo tassello, un patchwork non solo visivo quanto anche emotivo. Le immagini che ricorrono nelle sue canzoni sono dolci e delicate come la sua voce, ma anche feroci e taglienti oppure anche distorte come i sintetizzatori su cui anche “In Vendita” si sorregge.