Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie.
Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire.
Sulla passerella della vanità, lasciamo che a succedersi sul catwalk (di artisti e musicisti), sia invece la nudità dell’indie.
Pablo America, We are ready to the fight
Avete presente quella musica dance a metà strada tra la balkan e la techno? Ecco, immaginate che al posto della techno ci sia dell’heavy metal e che a farlo ci sia Pablo America, uno degli artisti più controtendenza della musica in Italia: il risultato outfit a cui abbiamo pensato per lui non può che giungere all’unione del “bipolarismo musicale” che lo caratterizza. Insomma, ce lo immaginiamo con leather pants traslucidi in vero stile metal insieme ad una pelliccia con stampa animalier, e perché no, magari anche un bel paio di occhiali/visiera anni Ottanta a specchio, tanto per gradire.
Fedrix & Flaw, IKIGAI
Stile anni Novanta, con un tocco spiccatamente urban. Stiamo parlando del duo di Fedrix & Flaw, i due fratelli che hanno fatto del loro legame di sangue anche una connessione artistica e musicale. Per “IKIGAI”, il loro nuovo singolo, li vediamo come usciti da un poster di quasi trent’anni fa: outfit multicolor, gilet a schacchi e sneaker rigorosamente con la zeppa. Una fusione tra presente e passato sicuramente ben riuscita!
Malamore, Piano Martini
A metà strada tra l’outfit shabby (senza chic) del Grande Lebowski e quello dei tipici gangster americani degli anni Venti: ecco i Malamore che negli ultimi due singoli hanno indossato i panni di pregiudicati che si difendono dalla vita a colpi di note bianche e nere, come quelle che caratterizzano il loro nuovo brano “Piano Martini”.
Zerella, I tuoi denti
Lo stile che contraddistingue Zerella resta sempre quello del cantautore, un vestito cucitogli addosso a pennello, che però gli permette di mutare forma ad ogni brano pur restando sempre lo stesso. Lo vediamo anche nel suo nuovo singolo “I Tuoi denti”, in cui vediamo la partecipazione di un alieno (che abbiamo conosciuto tramite il fumetto in cui è protagonista) venuto da un altro sistema solare, a mo’ di alter ego dello stesso Zerella, e che sembrerebbe avergli suggerito le parole di questa nuova canzone…
Dada Sutra, big boy
Corpi distorti, colori sgargianti e in contrasto, un mondo distopico dipinto da un pittore cubista. Questa è “big boy” di Dada Sutra. Un singolo che si muove tra arte e letteratura, ma anche tra due opposti che dall’inizio dei tempi si alternano nell’indole dell’umanità: la dicotomia vittima e carnefice, due volti della stessa medaglia che condividono entrambi una sensazione di distorsione della realtà. Ce lo racconta con la musica proprio “big boy” di Dada Sutra.