Rock’n’roll dal sapore britannico, tre singoli rilasciati di cui due (Valencia e Amaro Mio) prodotti da Manuel Agnelli e Rodrigo D’Erasmo, dopo averci dimostrato di che pasta sono fatti infiammando l’ultima edizione di X Factor con le loro esibizioni, i BENGALA FIRE sono pronti a tornare nella loro dimensione naturale: quella live davanti ad un pubblico!
Capace di unire alla perfezione le influenze brit-rock a una scrittura contemporanea e raffinata potrete sentire la band dal vivo dal 22 aprile – prima tappa del tour, a Brescia – Latteria Molloy, passando per Roma – Traffic (24 aprile), Milano – Tunnel Club (27 aprile), Roncade – New Age (TV) (30 aprile) e Modena – Vibra Club (14 maggio). Nel frattempo li abbiamo raggiunti per farci raccontare come stanno vivendo questa attesa.
Farete un tour in club storici della penisola, avete avuto in passato esperienze simili?
Suoniamo in giro da quando abbiamo 12 anni; siamo passati per le sagre di paese, per i locali minuscoli con cinque spettatori, per i festival alle tre del pomeriggio… insomma abbiamo fatto un bel po’ di gavetta. I club che stiamo per affrontare sono sempre stati solo nei nostri sogni piú vividi (e nei nostri ricordi; abbiamo visto, per esempio, un sacco di concerti al New Age di Treviso, sempre una bomba!) È un immenso onore per noi poter solcare quei palchi.
Successo virtuale e spettacolo live: una buona posizione in una playlist editoriale vale l’emozione di un concerto?
La visibilitá “virtuale” è un mezzo fondamentale, senza il quale non potremmo fare quello che vogliamo fare. Tuttavia il fine ultimo di un artista, almeno per noi, è quello di esibirsi dal vivo. Quello che succede tra il palco e il pubblico é qualcosa di speciale, un’esperienza che non ha eguali.
X factor è un trampolino di lancio, ma come si sopravvive al salto nel vuoto che segue la trasmissione?
Lo stiamo scoprendo man mano! Per non perdersi è importante darsi dei ruoli, dei compiti, strutturarsi un po’ come un’azienda. Capita di sentirsi molto sotto pressione, ma è nostra responsabilitá affrontarla, impegnandoci a restare sereni. È stato un prezioso consiglio di Manuel e Rodrigo.
Quanto ha influito lavorare proprio con Manuel Agnelli e Rodrigo D’Erasmo (produttori dei vostri ultimi due singoli) sulla vostra musica?
Moltissimo. Siamo arrivati ad XF con un sound giá consolidato, ma Manuel e Rod ci hanno fatto scoprire da dove veniva quel suono, qual era la sua storia, quali sue sfumature piú ci si addicevano e quale direzione futura avrebbe potuto prendere con noi. Sono stati dei veri e propri professori del rock’n’roll. Non solo, ovviamente, sono stati mentori a tutto tondo, sono davvero delle persone speciali.
Tornare dal vivo dopo una lunga pandemia e un talent di successo, cosa vi aspettate?
Di fare casino! I live di XFactor sono stati esperienze meravigliose, ma suonare “per le telecamere” è ben diverso dal suonare per un pubblico vero e proprio. Quello che ci aspettiamo e che sogniamo è di vedere un sacco di gente impaccata davanti al palco, sentirne il calore e parteciparne. Non stiamo nella pelle, e pensiamo che tutti, noi compresi, ne abbiamo un gran bisogno dopo questo lungo periodo di stasi.
E Cosa dobbiamo invece aspettarci noi da questi concerti?
Fuoco e fiamme! Lex (Alexander, il nostro batterista) dice sempre che vorrebbe sputare fuoco mentre suona… A parte gli scherzi (anche se non si sa mai), dai nostri imminenti concerti potete e, anzi, possiamo aspettarci delle grandi feste rock’n’roll. Siamo qui per questo, è la nostra vita e vogliamo rendervene partecipi.
Photo credit @ Jessica de Maio