La sua è una di quelle line up che aspettiamo come solo i bambini aspettano il Natale. È una di quelle line up che ti fanno cambiare i giorni ferie, spostare prenotazioni, saltare matrimoni, sospendere progetti, salutare tutti e partire. Il Primavera Sound è come la Cuccarini: è il festival (lo dicono i numeri) più amato dagli italiani, e si mantiene tale da anni, immune a qualunque tentativo di fargli concorrenza. Soltanto rispetto all’edizione del 2019, per darveli, quei numeri sopra citati, l’audience italiana è cresciuta del 64%. E se da un lato è vero che tra tutti i paesi europei, la Spagna è tra quelli più sintonizzati sulle frequenze italiane, è soprattutto vero che la qualità del Primavera Sound è una certezza. L’evento degli eventi musicali di inizio fine primavera, ma che ha già il sapore dell’estate, gode di un endorsement che va ben al di là dei reel o delle stories: le persone che ci vanno, ci tornano, e convincono altri a fare altrettanto. E quella di trovare una persona che ne sia rimasta delusa, se ci pensate, è una missione quasi impossibile.
Quindi, eccoci, a meno di due mesi dall’apertura delle danze, con la succosa line up in mano, e la doppia location di Barcellona, a Parc del Fòrum dall’1 al 3 giugno, e Madrid, alla Ciudad del Rock ad Arganda del Rey, dall’8 al 10 giugno. Due città diversissime, per un identico cartellone, la cui ricetta rimane invariata e si basa essenzialmente sull’assenza di paletti. Ci sarà il più raffinato e granito dei rapper americani, nonché Premio Pulitzer, Kendrick Lamar, la band britannica con più stile, follia e genialità di tutte che sono i Blur, quei giganti dei Depeche Mode, la pop star del momento Rosalia e l’artista che ha incendiato gli addetti di settore sui social per elogi e critiche sul suo ultimo lavoro: è o no il disco dell’anno quello di Caroline Polacheck (foto di copertina)? Sarà il Primavera Sound il momento giusto per scoprilo, e poi Pet Shop Boys, St. Vincent, Skrillex, Calvin Harris, Le Tigre, Halsey, The Moldy Peaches, i nostri Maneskin, e i tocchi di classe di Alison Goldfrapp e Sevdaliza.
Potete leggere la lin eup nella sua completezza qui, per poi iniziare, senza indugiare troppo sulle prevendite via DICE che i sold out sono dietro l’angolo, a prepararvi per i giorni della celebrazione della musica di tutto il mondo. Proprio come cantano i Blur: “All the people/So many people/And they all go hand-in-hand/Hand-in-hand” in the Primavera Sound’s Life.