Si inaugura l’estate live di Dardust che da luglio toccherà in lungo e in largo l’intera penisola in festival di caratura nazionale ed internazionale, in cornici quali il Castello Sforzesco di Milano all’interno dello storico Cortile delle armi, posticipata causa maltempo da oggi al 10 luglio, scenari perfetti per dar vita al suo universo multidimensionale tra pianismo minimalista, elettronica Nord europea e un’attenta cura degli effetti visivi.
Dardust è pronto a conquistare definitivamente Milano, l’intera penisola e una fetta d’Europa grazie anche ad una esclusiva data in Turchia e ad una proposta musicale unica e innovativa prodotta in prima persona. Pianista tra i più ascoltati su Spotify – 7 milioni di riproduzioni e oltre mezzo milione di ascoltatori mensili – Dardust aka Dario Faini ha alle spalle tre produzioni discografiche di successo di cui l’ultima “Slow is”, caratterizzata da un approccio completamente acustico, presentata nell’ultima edizione del Festival SXSW di Austin lo scorso marzo e può vantare allo stesso tempo un curriculum d’autore che gli è valso da subito il sostegno di artisti quali Thegiornalisti, Levante e Ex-Otago, tra gli ultimi ad averlo voluto come special guest dei loro tour.
Ciao Dario, ci siamo conosciuti la prima volta durante il tour estivo del primo album 7. Come vedi il percorso di Dardust guardando prima indietro, poi avanti?
Lo vedo in crescita soprattutto sul lato dell’identità. Non è facile far convivere tutti gli aspetti di me in un “nome” solo. Soprattutto se sono aspetti spesso in contrasto o conflitto tra loro e che portano dietro etichette e generi diversi. Ma il bello è quello. Sfidarsi per conquistare nuovi equilibri ogni volta. Io mi muovo sempre tra l’entusiasmo, la paura, il coraggio e lo stupore ogni volta.
Ci siamo rivisti invece di recente a Prato all’anteprima del nuovo the new loud tour che ti vedrà protagonista in cornici spettacolari come il Castello Sforzesco a Milano. Cosa dobbiamo aspettarci? Una nuova forma di live show?
Vedrai lo stesso identico live del Fab. Quella era l’Anteprima Italiana. Ci sarà come ospite in un brano il sopranista DiMaio e un brano in più per il resto è quello.
Show live diviso in due parti. La prima “Slow is” molto più teatrale con repertorio più neoclassico, dalle luci più soffuse e ambrate e la seconda “The New Loud” molto più electro, coraggiosa e di impatto.
C’è anche una data speciale, la prima se non sbaglio, il 1 luglio.
Il concerto del Risveglio nella piazza principale di Udine. Ore 7:30 del mattino. Piano e trio d’archi. Sarà un’esperienza unica e non vedo l’ora. Sarà interessante bere il mio solito bicchiere di vino rosso prima di salire sul palco alle 7 del mattino.
Per Il Dario Faini produttore e per il progetto Dardust è stata una prima parte di 2017 incredibile sotto molteplici aspetti. Diverse canzoni prodotte per artisti in corsa a Sanremo, brani in vetta alle classifiche tra cui Pamplona di Fibra e TheGiornalisti, e Non me ne frega niente di Levante con cui ti sei esibito durante i loro rispettivi show, senza dimenticare la tua piano version di Cinghiali incazzati di Ex-otago che adoro. Raccontaci con parole tue questo “magic moment”.
E’ stupefacente come io prima o poi mi aspetti sempre da 10 anni a questa parte una flessione in negativo della mia attività creativa che è fisiologica e ciclica e invece i risultati continuano sempre a crescere. Ecco ora me la sono tirata.
Rimanendo in tema. Claudia (Levante) è una tua amica, la sua scelta da molti è stata criticata anche duramente. Come vedi la sua partecipazione ad x-factor? Ti vedremo in tv al suo fianco?
Non sarò al suo fianco per XFactor sicuramente. Lei ha fatto bene a fare questa scelta. Non la giudico su questo fronte.
La musica come lavoro, la musica come passione. Dov’è il tuo confine?
La passione porta l’impegno, l’ingegno e il coraggio. Il lavoro viene di conseguenza. Detto questo si, ci sono anche tante rotture di cazzo, ma anche tante cose meravigliose.
Di te musicista sappiamo molto, meno del resto. Altre tue passioni?
Mi piacciono gli Horror, Modern Family e Games of Throne, la sera prima di andare a dormire faccio le maratone di “Sensualità a Corte” su Youtube, mi piace andare in bicicletta, ascoltare vinili, leggere reviews su Pitchfork, Il Mucchio, Rumore e Rolling Stone ed andarmi ad ascoltare tutti i dischi recensiti anche quelli più assurdi. Poi cinema fino allo sfinimento anche 4 volte a settimana.
Mi devi togliere un’ultima curiosità. Sai che a Beat&style parliamo anche di moda, raccontaci la storia della tua nuova giacca che usi durante i live. Un prodotto unico che immagino abbia anche un significato particolare per te.
L’ho realizzato con Silvia Personeni. Bipolare come me, il vestito intendo. Una metà da bohemien romantico di fine Ottocento, l’altra futurista con fibra ottica. Le due parti dello Show insomma, le due parti di me.
credits: ph@Alessio Panichi