“Questo non è Bastard.
Questo non è Goblin.
Questo non è Wolf.
Questo non è Cherry Bomb.
Questo non è Flower Boy.
Questo è IGOR.”

È così che Tyler, The Creator presenta il suo ultimo album su Instagram.

La fanbase di Tyler negli anni si è sempre divisa: ci sono i sostenitori di “Goblin” e “Bastard” che, nonostante apprezzino il mondo colorato e sognatore di “Flower Boy”, vorrebbero un altro album duro e violento, senza alcuna soft side dell’artista, e poi ci sono quelli a cui non manca la sua fase sanguinolenta e depressa. Nonostante le continue richieste dai fan dei primi album di produrre qualcosa di dark e sopra le righe, Tyler ha sempre fatto ciò che si sentiva. Ha realizzato “Cherry Bomb” per sperimentare con la musica, mentre su “Flower Boy: a conversation” ha detto che non era frutto non del desiderio di rappare o cantare, ma per giocare con la musica. Ogni canzone di Tyler è diversa, e se al primo ascolto tutto queste virgole sonore possono sembrare frutto del caos, al secondo già si intuisce che c’è uno studio e un senso, come accade, per esempio, in uno dei suoi brani più interessanti, che è “Smuckers” con featuring di Kanye West. Tyler, the creator fa sempre quello che vuole, non segue una strada precisa, va dove pensa sia giusto andare. Con “IGOR” ci porta ancora più lontano di quanto non abbia già fatto con “Flower Boy”, che è stato il suo disco “mainstream”, quello che l’ha fatto conoscere e amare anche da chi non l’aveva mai sentito prima, il tipo di disco che viene passato da Urban Outfitters e canticchiato da un gruppo di sedicenni che fa shopping e che si trova d’improvviso a rabbrividire sentendo “Yonkers”.

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TONIGHT

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“IGOR” è stato annunciato pochi giorni prima dell’uscita, in un post sul suo instagram Tyler ha detto di “ascoltarlo tutto d’un fiato, senza saltare niente, senza controllare il telefono” e “di non aspettarsi un album rap”. Insomma, di goderselo.

Parte con “IGOR’s theme”, con gli inconfondibili cori che accompagnano Tyler da Cherry Bomb, e apre il suo cuore in tutte le tracce. Sarebbe riduttivo definirlo un disco sull’amore? Non se per amore intendiamo quello per la musica, la libertà di espressione, oltre che l’amore romantico. In “Earfquake” Tyler si strugge e ripete “Non andartene, è colpa mia”. Diventa ancora più vulnerabile nel pezzo successivo, “Think”, dove dice “Penso di essermi innamorato, stavolta per davvero / Come faccio a dirtelo?”.

In tutti i suoi album, un elemento che non manca mai, è la sofferenza, in tutte le sue forme. Amori non ricambiati,  l’impossibilità di dire ciò che si prova, il sentirsi persi: Tyler fa sempre fatica quando si tratta di sentimenti, ma sembra essere un pro quando si esprime attraverso la musica. Quello che fa è mostrarsi per quello che è, senza alcuna paura di venire giudicato, buttando fuori i pensieri più ossessivi che ha, che abbiamo tutti ma che teniamo per noi. È uno dei pochi artisti neri della scena rap a raccontarsi così, lasciando perdere la virilità o la mascolinità e la paura di essere vulnerabili. “Boys do cry”, e “Tyler”, insieme a Frank Ocean, ne sono la dimostrazione. È risaputo che non ami la sua voce ma sta imparando ad usarla nel modo migliore, senza strafare, concentrandosi sulla produzione musicale interessante e mai scontata. Anche in “IGOR” non manca un brano lungo, e questa volta è “Gone, gone/Thank you”, dove Tyler sembra allontanarsi da chiunque o qualunque sia il suo pensiero fisso, e dove finisce per dire “NON ti amo più”. L’ultima traccia è “Are we still friends?”, un sogno ad occhi aperti sopra le nuvole. Tyler si eleva, dallo stare in ginocchio a chiedere all’altro di non andarsene, passa dall’allontanarsi completamente, guardandosi comunque indietro. Sembra la canzone perfetta per il finale di un film, magari del film che diceva di voler fare uscire all’epoca di Wolf. Tyler, the creator ha detto che il modo perfetto per ascoltare questo album è in bici. Io l’ho ascoltato seduta a tavola poi mi sono alzata e ho iniziato a ballare come i ragazzi nel teaser di “New Magic Wand”.

Ascoltatelo dove e come volete. IGOR vi sorprenderà in ogni caso.