“Questo progetto è la fotografia musicale di quello che ho vissuto durante il mio trasferimento a Roma. Ho un background di ascolti incentrati sulla Black Music che mi hanno spinto a mescolare le sonorità che la caratterizzano con la lingua italiana. Ho deciso di registrare questo lavoro cercando di sperimentare e ricercare sonorità sempre nuove rimanendo fedele alla mia passione per i concerti dal vivo, dove si percepisce il vero sound e corpo degli strumenti.”
“Ora” è l’atteso nuovo EP in italiano di Marco Costa , soul-man originario della Toscana, romano di adozione che parla di passione, desideri, riflessioni e amore per la bellezza, ma è anche una presa di coscienza di quello che ci circonda, nel bene e nel male. In un mondo in cui non bisogna mai dare niente per scontato, Costa comunica con fermezza la sua necessità di cogliere il momento e viverlo per scoprirlo attraverso una grande padronanza vocale che si poggia su un sound e un immaginario ispirati alla musica black d’oltreoceano, attraverso un falsetto potente ma al tempo stesso delicato.
Il debut EP è stato preceduto dal singolo “Back Around” il cui video, uscito il 2 aprile, è stato realizzato da INSANIA FILM e ve lo riproponiamo oggi perché è un piccolo capolavoro in cui si susseguono una serie di immagini ad acquerello che, come in un meraviglioso trip sognante, portano lo spettatore ad immergersi totalmente in un mondo colorato diventando parte del viaggio della protagonista tra fenicotteri, bevute, balli e tanto altro.
Abbiamo raggiunto Marco, poco dopo l’uscita del suo nuovo progetto via RC Waves (distribuzione Artist First) per farci raccontare quali sono i 5 pezzi che più hanno influenzato il personale percorso artistico che vanta tra l’altro una collaborazione in studio con Rodney Bradley (direttore di uno dei più grandi cori gospel a Philadelphia), la vittoria nel 2013 nel “Tour Music Fest” come “Best Singer of the Year” e nel 2014 la partecipazione al talent-show Rai The Voice nel team di Piero Pelù. Con amore e passione per la black music eccovi il suo #gimmefive.
Virtual Insanity – Jamiroquai
Cosa dire di questo video é incredibile..Troppo cool, mi sono innamorato la prima volta che l’ho visto e ogni volta penso che vorrei farmi un giro su quella pedana.Sicuramente i Jamiroquai mi hanno sempre fatto muovere le chiappe.Sono stati una grande ispirazione per la mia musica, come del resto il front man Jay Kay con la sua incredibile energia e carisma.
Alright – Kendrick Lamar
Un artista che ascolto molto, il quale stimo per le tematiche che affronta e per me è assolutamente al primo posto, come King del rap contemporaneo.Cosa dire del video, lo adoro.
Self Care – Mac Miller
Questo non è il brano a cui tengo di più di Mac Miller, ma lo ho scelto perché fa parte dell’album “Swimming” che ritengo uno degli album più belli del 2018.Questo video claustrofobico si sposa perfettamente con la canzone e mi piace.
Boogie Down – Al Jarreau
Uno degli artisti di riferimento per me, il quale con la sua incredibile voce e padronanza del proprio strumento mi ha sempre affascinato, e mi ha spinto a studiare e a migliorarmi sempre di più.
Thriller – Michael Jackson
Concludo con “il video” per eccellenza, il video che ha rivoluzionato il modo di realizzarli.L’artista che più ha influenzato il mio modo di vedere e sentire la musica.Ogni volta che sento un suo pezzo sento salire un brivido lungo tutta schiena, non credo debba dire altro.