Avete presente la sezione dedicata ai ricordi Facebook? Quella che propone quotidianamente contenuti condivisi anni fa tra malinconia del passato e, talvolta, orrore nel vedere tagli di capelli decisamente improbabili. Ecco, vorrei fare un esperimento in questo articolo, recuperando una pubblicazione di B&S del 20 gennaio 2017 in cui i Cactus? vengono inseriti tra i protagonisti della nuova scena musicale.
Per quanto soddisfacente sia vi risparmierò il fatidico ve l’avevamo detto, ma lasciatemi confermare che dal 2017 a oggi il trio vicentino di strada ne ha fatta, e anche all’estero. Tra una data a Faro Vicentino e una a Fucecchio, quest’estate i Cactus? sono arrivati al Camden Assembly di Londra dove hanno presentato il loro primo LP, No People Party.
Attitudine indie-rock con rintocchi di elettronica e psichedelia: il disco dei Cactus? risuona forte prima nel petto, poi nella testa. Una bella sensazione per chi ama il genere, da provare live sabato 5 ottobre al Covo Club di Bologna, motivo per cui abbiamo deciso di chiamare i tre ragazzi e chiedere come si stanno preparando al grande concerto.
Ciao ragazzi, allora, carichi per la data al Covo?
Francesco: Sì, certo è da tanto che aspettiamo si suonare al Covo! Anzi siamo un po’ preoccupati perché non siamo in apertura, ma la band principale. Abbiamo più responsabilità!
Quella di sabato sarà uno dei tanti live dopo il lancio di No People Party. Così a caldo, come sta andando il tour?
Francesco: È molto intenso, fare diversi live consecutivi si fa sentire. Anche perché dopo il concerto, c’è anche la festa. Delle volte è più difficile quella! (ridono) Abbiamo fatto tantissimi concerti in poco tempo, non ci era mai capitata una cosa del genere, nemmeno la data a Londra. È stato davvero bello suonare al Camden Assembly, un posto in cui tutto vorrebbero esibirsi.
La tour life affascina sempre, ricca di mitologia e aneddoti. Qual è la cosa che vi piace di più e quale lo sbatti più grande dell’essere in tour?
Simone: Il più grande sbattimento è sicuramente il trasporto degli strumenti e aspettare, soprattutto tra il sound check e il live. Infatti spesso preferiamo suonare prima per rompere l’attesa.
Francesco: Se parliamo di cose belle, invece, a me piace molto quando abbiamo la notte prenotata in hotel. Così dopo il live, dopo la serata al festival o nel locale in cui abbiamo suonato, andiamo in albergo e continuiamo la festa.
Simone: È bello conoscere nuovi posti, anche, in cui non siamo mai stati. Un po’ come se fossimo continuamente in gita.
Ho letto che per voi No People Party è arrivare a una festa e ritrovarsi soli in una stanza vuota, trattenuti da un loop. Io ci ho pensato un attimo, il mio sarebbe Disorder dei Joy Division, il vostro?
Francesco: Per una festa così direi Fantasy Black Channel dei Late of the Pier.
Andrea: Anch’io mi trovo molto d’accordo con la scelta di Francesco.
Nel sound dei Cactus? ci sento gli Interpol degli inizi, quella frenesia alla Bloc Party per intenderci. Com’è tenere alta la bandiera dell’indie rock in un mondo di trap e it-pop?
Cactus?: (sospirone comune)
Andrea: In realtà questa è una domanda che non mi pongo spesso. Noi puntiamo a fare quello che ci piace, per cui non è qualcosa a cui badiamo molto.
Francesco: Sì, esatto, e poi non ci troveremmo a nostro agio a fare altro. Anche se ci stiamo evolvendo un po’ nei nuovi pezzi che stiamo scrivendo, siamo fatti così e non suoniamo pensando a quello che può piacere alla gente. Altrimenti avremmo fatto un altro genere, di sicuro.
State scrivendo dei nuovi pezzi, quindi. Anticipazioni?
Francesco: Stiamo cambiando un po’. I pezzi sono più in chiave moderna, perché l’indie rock alla Block Party l’abbiamo consumato e spolpato con No People Party. Un po’ meno arroganti, con un’attitudine più alla Tame Impala.
Come sapete, Beat&Style butta l’occhio anche sullo stile di una band. C’è un indumento, dalla t-shirt alle mutande porta fortuna, a cui non riuscireste a rinunciare sul palco?
Francesco: Io avevo un paio di scarpe Adidas bianche e nere, ma le ho perse. Le avevo indossate in tutti i concerti degli ultimi due anni.
Simone: Infatti Francesco ora ha una fascetta leopardata che sta diventando il nuovo porta fortuna.
I Cactus? con la fascetta leopardata e le loro attitudini indie rock pure li trovate sabato 5 ottobre al Covo Club. In apertura S. Lipstick, a tenervi in pista poi ci sarà il djset di B&S. Ecco l’evento Facebook da seguire per tutti gli aggiornamenti.