Con sonorità retrò, in bilico fra gli anni ’60 della canzone italiana e la musica surf-rock, “Il Minotauro”, composto di cinque tracce – quattro singoli, di cui uno con Nicolò Carnesi, già pubblicati e un inedito da cui prende nome il lavoro – registrate e mixate presso l’Indigo Studio di Palermo, è l’EP di esordio (per Garrincha Dischi) qui raccontato traccia dopo traccia da Agnello, una creatura docile dalla scrittura lucida formata da Manfredi Agnello (voce e chitarra ritmica), Andrea Chentrens (batteria), Francesco Cardullo (basso), Daniele Caviglia (lead guitar), Vincenzo Salerno (sassofono).
IL MINOTAURO
Il Minotauro di Durrenmatt è solo e senza un linguaggio. Il Minotauro non è dio, né uomo né animale, bensì solo Minotauro, rinchiuso in un labirinto che esiste per proteggere la bellezza dalla deformità. Il Minotauro è una specie di grottesco labirinto di specchi infiniti fra l’essere e la sua ombra, fra il volere amore ed il prendere dolore.
MARTA
Marta è il terzo lavoro in studio degli Agnello, una delicata ballata che si regge su parole semplici e scure che abitano la solitudine dello spazio. Agnello si conferma una dolcissima novità nel panorama musicale italiano.
TUTTO QUESTO PENARE
“Cosa ricavo dal torturarmi il cuore?”, una canzone dai toni biblici accompagnata un video retrò che strizza l’occhio agli 8 bit dei primi videogiochi.
CASA TUA
Il singolo di debutto degli Agnello, una dolce ballata d’amore e insicurezza che affronta teneramente e quasi ingenuamente il tema dell’infedeltà. Usciva nel giugno 2017, desideri oscuri minacciavano storie d’amore.
SULLA SDRAIO
E’ una canzone sull’immobilità, sul perdere tempo mentre si pensa a come non perderlo. Siamo come cani che si mordono la coda senza pace, una vanità segreta sembra muovere ogni cosa. La Riviera francese degli anni 70, tra grandi attori e lunghe spiagge luminose, ha ispirato i suoni eleganti e malinconici di questo downtempo digitale.