Andrea Fornari, che ci aveva colpiti dritti al cuore già con il suo esordio, arriva dalla sempre artisticamente vivace Torino e, in linea con la città più europea d’Italia è un cantautore dall’appeal internazionale. Fornari surfa alla grande su quell’onda globale e affollatissima del new folk, ma si sa far notare per una dote molto piacevole com’è, oggi, l’attenzione alla scrittura. La sua, infatti, è diversa e per questo curiosa. Ce la racconta lui stesso, traccia per traccia.

ERA è una spinta al cambiamento, all’evoluzione.
Dopo quasi 4 anni trascorsi all’estero in Lussemburgo ho deciso di tornare a vivere in Italia, a Torino dove sono nato e cresciuto. L’album è stato scritto e registrato nel periodo in cui ho maturato questa volontà, questa consapevolezza.
Il disco è senza dubbio nato in un momento di forte trambusto emotivo, è il risultato di un viaggio alla scoperta di se stessi.

Monday Morning Light – è il singolo uscito a febbraio. Il brano è stato ri-arrangiato in extremis da me e Maurizio Chiaro. Abbiamo praticamente realizzato un Remix di quanto avevamo prodotto mesi prima. Nata chitarra e voce, l’arrangiamento finale della canzone è un mix di suoni electro e acustici. Una dei brani a cui sono più legato senza dubbio.

ERA – la title track. Anche in questo caso i suoni acustici delle strofe si incrociano con le sonorità più elettroniche dei ritornelli. La canzone parla dell’importanza di seguire le proprie passioni, fare sempre ciò che amiamo, senza compromessi.

Forest – la ballad del disco. Avevo in testa (e nelle dita) questo arpeggio di armonici suonati alla chitarra..l’ho registrato, e dall’arpeggio iniziale e nato tutto il resto. La canzone parla di una foresta, che nella mia mente ho immaginato di “costruire” per una persona speciale, un luogo dove questa persona possa sentirsi protetta, in pace con se stessa e con il resto del mondo. Il testo del brano significa molto per me.

How We Grow – è il primo singolo estratto dal disco. How we grow identifica il cambiamento in un percorso di crescita, spesso ad ostacoli. Cambiare spaventa, fa paura, emoziona, è un insieme di emozioni che fanno a pugni tra loro, sentimenti contrastanti. Credo che Il ritornello esprima bene questo concetto.

Ready To Move – Possiamo riflettere a lungo sulle decisioni più importanti della nostra vita, valutare i pro e contro ecc.. scelta un direzione però, non resta che cominciare a correre e scontrarsi con le conseguenze delle scelte fatte. Soprattutto se queste scelte non toccano solo noi stessi, ma inevitabilmente coinvolgono altre persone. è un brano che adoro suonare dal vivo.

Breathe 4 – il primo brano del disco che ho scritto. è una canzone d’amore, semplice e spontanea come il respirare.

About Me – la seconda ballad del disco, questa con sonorità decisamente diverse da “Forest” però.

Lonely – Credo sia una canzone energica e diretta, liberatoria dal mio punto di vista. Autobiografica, descrive in maniera astratta i miei ultimi dieci anni di musica, cominciare a scrivere canzoni con tutte le insicurezze del caso, consigli utili e meno utili da parte di chiunque, la ricerca di uno stile da inseguire e fare proprio..domande, dubbi. Vorrei che le mie canzoni arrivassero allo stomaco, al cuore. Tutto qui.

Fire – Ultimo brano dell’album. Una delle mie preferite. La passione, il motore di tutto secondo me.