“Bisogna esser sinceri: quante volte durante la nostra quotidianità abbiamo agognato di starcene beati a casa propria? Tante, e ora che siamo invitati dal nostro senso civico a stare il più possibile fra le mura domestiche non dobbiamo dimenticarcene, apprezzando la casa ed i suoi comfort il più possibile, magari approfittando di questo riposo obbligato per leggere, guardare bei film e ascoltare la musica. Qui di seguito 5 canzoni che sono anche inni al rifugio per antonomasia, tana dei pigri, scrigno di ricordi, rifugio romantico o di evasione e poi, quando tutto questo sarà finito, potremo bruciare le nostre case e tornare a vivere la socialità inondando concerti, musei e mostre: perché lo faremo, non è vero?! ;)”
Lucio Battisti – Vendo Casa
Brano acustico, bellissimo, in cui Lucio Battisti si accompagna con la sola chitarra a 12 corde per cantare le struggenti liriche di Giulio Rapetti: una persona torna in quella che presumibilmente è stata la casa della sua famiglia e della sua infanzia prima di venderla e separarsene per sempre; in questo tour di ricordi si sofferma su lavori domestici mai portati a compimento e sull’amore che quel luogo gli ha donato. In fondo questi giorni non sono proprio l’occasione per fare quei lavori tanto rimandati? E ancora, non sono l’occasione migliore per stare insieme alla persona cui si vuole bene e inondare la propria casa di bei momenti che saranno presto bei ricordi?
Bugo – Casalingo
Nel 2002 Christian Bugatti registrava questa chicca di devozione alla pigrizia e all’alienazione casalinga tra fornelli, risvegli in dopo-sbronza, tendenze suicide e suggestioni kafkiane. Un divertentissimo video home-made che rispecchia alla perfezione il suono lo-fi del brano (ispirato a piene mani dal primo Beck) per trasmetterci il vero messaggio della canzone ovvero che “Stare in casa è qualcosa di spettacolaaaaaare!”.
CSN&Y – Our House
Da uno dei dischi più belli della storia della musica occidentale uno dei suoi brani più rappresentativi. Nel cuore della West Coast un inglese, Graham Nash, firma questa gemma inarrivabile per melodia, armonia e arrangiamento. Piccole cose, spesso poco apprezzate, ma che possiamo riscoprire con e grazie a questo brano: cantare canzoni insieme tutta la notte, osservare la luce del tramonto filtrare dalle finestre oppure, semplicemente, riposarsi dalle fatiche cui la vita di solito ci sottopone; e se anche non siamo tutti fortunati da avere un camino, due gatti e un giardino, potremo comunque apprezzare le comodità di quel luogo che abbiamo eletto a nostra abitazione.
Blur – Country House
Uno tra i tanti capolavori firmati Albarn che, come diciamo sempre, non né sbaglia una. Il celebre brano uscito nel 1995 (lo stesso giorno di “Roll With It” degli Oasis, per i maniaci della famosa diatriba) parla di un tale, pare il manager dei Blur, che lascia la vita di città con le sue costrizioni e i suoi ritmi stressanti per ritirarsi in una spaziosa casa di campagna dove riprendersi dall’ansia e dal logorio della vita urbana e per provare “the simple life”. È la colonna sonora perfetta per i nostri ultimi anni e specialmente l’ultima estate dove ci siamo rifugiati nella nostra casa/studio persa nella campagna toscana per comporre il nostro nuovo album “Teleskop”. In fondo a stare a casa ci siamo abituati e non è poi così male: “Oh, it’s a century’s remedy”…
Talking Heads – Burning Down The House
Era il 12 settembre del 2013 ed il teatro Verdi di Firenze registrava il tutto esaurito per il concerto di David Byrne e St. Vincent che, assieme ad un ensemble itinerante di fiati, portavano in tour il loro disco “Love This Giant”. Il concerto, tutto in coreografia dall’inizio alla fine, si concluse con tutti i musicisti in mezzo alla platea sulle note di “Burning Down The House”. Tutto il pubblico, fino a lì composto a sedere rispettando le distanze di sicurezza, ruppe ogni schema; dalle terrazze tutti cercarono di scendere in platea per essere più vicini alla performance straordinaria: venne letteralmente giù il teatro! Alla fine di questa quarantena l’inno perfetto per purificare le nostre abitazioni e riappropriarci delle strade e della nostra vita sociale.