Uno stile caldo caratterizzato da testi introspettivi e riflessivi, una voce black che alterna soul e rap con estrema naturalezza, stiamo parlando di Arya, songwriter italo-venezuelana che tanto ha fatto parlare di sé con l’EP d’esordio Peace Of Mind, e che adesso, a maturazione del suo percorso, con un nuovo singolo, vuole trasmettere, con ancora maggiore consapevolezza rispetto a prima, il suo mondo sonoro, la sua femminilità, le sue radici.
“Por amor de mi vida”, nasce da un’immagine di una donna potente, forte e statuaria, che non si lascia intimorire, letteralmente una forza della natura, e apre una nuova porta nel percorso di Arya, lasciando emergere come sempre sfumature soul ma arricchite questa volta anche da colori latin. Come ci racconta in questa intervista “È un brano diverso da tutto quello che ho fatto fin ad ora ma anziché farmi paura questa cosa mi stimola, a crescere, a pensare e ad evolvermi”.
L’abbiamo intervistata a pochi giorni dal suo live a La Rotonda Giardini di Viadana (MN) per la rassegna estiva Concerteeno.
E’ uscito per Atelier 71 il tuo nuovo singolo por amor de mi vida, prodotto da Claudio “Sup Nasa” La Rocca e Stefano De Vivo. E’ un brano che introduce nuovi elementi al tuo sound o troveremo continuità con quanto ascoltato in Peace Of Mind?
Dopo aver fatto uscire Peace of Mind ho avuto un lungo periodo di stallo: avevo poco tempo, poche idee e molto confuse.
A dicembre 2021 ho incontrato Claudio e Stefano (gli RGB Prisma) tramite un amico in comune e da lì abbiamo iniziato a buttare giù idee. Por amor de mi vida è nato da un beat loro, anche un po’ per gioco. Il riff iniziale di chitarra però mi ha subito smosso qualcosa dentro e da lì la scrittura è fluita di conseguenza. Sicuramente le sonorità sono lontane da tutto ciò che ho fatto fino ad adesso, ma paradossalmente sono più vicine alle mie origini. Non penso sia né un bene né un male, semplicemente è un’altra faccia della mia personalità.
Un percorso da solista e collaborazioni con altri artisti come il tour con Venerus e il featuring in Distante con Subconscio. Com’è oggi la vita musicale di Arya e quali sono le tue reference?
La mia vita è sempre più piena di musica e di questo sono super grata. Ho capito quanto sia importante collaborare con persone diverse: ognuno tira fuori quel lato di me che ancora si nascondeva dietro l’angolo; ognuno mi porta un po’ più fuori dalla mia comfort zone, ed è lì che si cresce. Le reference sono sempre le stesse, i grandi nomi che mi porto dietro da sempre: Jazmine Sullivan, Kendrick Lamar (che vedrò tra pochi giorni live aaaaaaaaah), Frank Ocean, Mereba. Al momento sto ascoltando anche tante altre cose: Silvia Perez Cruz (che un mio amico mi ha fatto conoscere con una versione live di Cucurrucucù Paloma da brividi), l’album della Vanoni La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria, Hope Tala, Ditonellapiaga, che sono fiera di seguire da anni, Marta del Grandi che invece ho scoperto da poco.
Sei stata recentemente la prima ospite di SMAC – Studio Murena Artist Call, la rassegna artistica curata dal collettivo nu-jazz/rap milanese, creata con l’obiettivo di raccogliere i giovani talenti di una nuova corrente musicale. Oltre a te presenti nomi quali Daykoda e Go Dugong. Che esperienza è stata?
Non avevo mai suonato a Bergamo quindi è stato molto emozionante, le prime volte sono sempre speciali: quell’ansia da prestazione che una volta sul palco si scioglie in pura energia. Essere stata scelta dagli Studio per aprire la rassegna è stato un onore.
Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo live mercoledì 29 giugno alla rassegna Concerteeno?
Un sacco di belle vibes, nuova musica e tanta emotività!