L’estate del Magnolia nel parco dell’idroscalo di Milano entra nel vivo grazie a due eventi targati DNA CONCERTI. Dopo mercoledì 27 giugno, data unica italiana per l’artista statunitense St.Vincent – fresca del grande successo di ‘Masseduction’, album capace di unire rock e pop oltre ai linguaggi che l’hanno resa famosa – il sabato 30 ci si proietta nell’orbita di ASTRO FESTIVAL, giunto alla terza edizione e capace, più che mai, di unire le diverse sfumature dell’elettronica in unico grande evento dal tramonto a praticamente l’alba.

Ora, a meno di una settimana dal festival, non ci resta che ricordarvi che anche quest’anno ci saranno in campo delle stelle di spessore, che capeggiano nel manifesto ufficiale di Astro e che definiscono l’”orbita semantica” attorno a cui ruota questa nuova edizione.

Una grandissima eco, ha avuto, giustamente, il primo annunciato Jon Hopkins: dato che si tratta del ritorno nel nostro paese dell’artista inglese – una delle vere, nuove stelle dell’elettronica mondiale nell’ultimo decennio – per presentare per la prima volta in assoluto in Italia il nuovo live, imperniato sul bellissimo album “Singularity” uscito poche settimane fa. Al suo fianco in line up troveremo Boys Noize – uno degli artisti più d’impatto nelle scena techno-electro –  Âme forte di un’identità sonora che ancora oggi fra le più ricercate, amate, ammirate nei club di tutta Europa, George Fitzgerald uno dei talenti più nitidi nel campo della club culture made in uk, Ross From FriendsGigi Masin, tutti in versione live, in una traiettoria “astrale” che va dalla tech-house più profonda ed emozionale a quella più analogica e creativa, fino ad arrivare a bellissime e suggestive striature ambient.

Il cartellone si completa poi della visionarietà “irregolare” di Herva – al secolo Herve Atrè Corti: uno dei producer italiani dal curriculum più prestigioso – affiancato da pionieri del suono electro quali i fratelli D’Arcangelo, già negli anni ’90 sotto contratto per la Rephlex co-fondata da Aphex Twin e ancora oggi artisti di culto. Le emozioni e i viaggi interstellari sono un patrimonio riconosciuto anche di uno dei migliori interpreti italiani contemporanei dell’elettronica più creativa in bilico fra downtempo e battito in quattro, Indian Wells. A legare infine il tutto, per dovere d’ospitalità, non poteva mancare uno dei migliori dj resident milanesi: Walking Shadow, da anni un agitatore culturale del miglior clubbing della metropoli lombarda, co-fondatore e dj resident del Dude Club, una delle venue che più ha portato la club culture milanese (ed italiana) a livello europeo.

 

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