Autore: Ilaria Rapa

In viaggio con Tersø

Marc Augè parlava di “non luoghi” come quegli spazi che erano luoghi fisici, ma allo stesso tempo dei posti tanto trafficati di persone da non poter essere definiti come dei veri e propri luoghi. Il nostro non luogo, o meglio, quello che i Tersø hanno scelto di raccontarci, è un autobus, per essere precisi, un Flixbus da Berlino ad Amsterdam. Di per sé, le due capitali dell’Europa del nord racchiudono un mood e con esso un modello musicale che viene emblematicamente rappresentato dall’elettronica. Non può dunque non essere il filo rosso che tiene stretti i Tersø, band che nasce a...

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Indie Fair: Svegliaginevra, Sacramento, Murdaca, Lady Michelle, Troisi

Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie. Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire. Sulla passerella della vanità,...

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Indie Fair: M¥SS KETA, Miglio, Frambo, Glomarì, Leo Caleo

Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie. Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire. Sulla passerella della vanità,...

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Indie Fair: Tatumrush ft. Laila Al Habash, Common Flaws, Uhuru Republic, l’Albero, Calafato

Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie. Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire. Sulla passerella della vanità,...

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Indie Fair: La Niña, Stefanelli, Elasi, NTNTN, Clio and Maurice

Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie. Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire. Sulla passerella...

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