BMB LIVE STUDIO è un nuovo format che unisce musica e arte, attraverso sei live session, che potrete vedere sul Canale YouTube di BMB Live Studio, seguiti da video – interviste agli artisti con la music host Giulia Penna.
Una nuova concezione di fare musica all’interno di spazi artistici come la Fondazione Pastificio Cerere a Roma, con la mostra “Losing Control” di Giulio Bensasson a cura di Francesca Ceccherini (realizzata grazie al programma regionale Lazio Contemporaneo) e la Osart Gallery di Andrea Sirio Ortolani in Milano durante la mostra di Dan Halter “Money Loves Money”.
Un modo per intendere la musica ascoltandola e vedendola attraverso le mostre e le sezioni artistiche dedicate. Immagine, grafica, location e comunicazione sono i punti focali per un’esperienza live, da vivere tutta sui social. BMB LIVE STUDIO fa infatti del visual il proprio segno di riconoscimento, ed entrando più nello specifico, ogni location ospiterà tre live showcases di artisti della scena musicale italiana. Per tutta la durata del format, inoltre, i contenuti artistici saranno integrati da rubriche Instagram di curiosità sul mondo dell’arte e sulla sua connessione con il mondo della musica: “Arte in Pillole” di Maristella.
Gli appuntamenti di Roma hanno preso il via con lo showcase di Margherita Vicario e proseguiranno con Wrongonyou, Gemello, mentre sul fronte milanese ci saranno i live di LowLow, Ghemon e Aiello.
Abbiamo raggiunto e intervistato gli organizzatori per saperne qualcosa in più.
Com’è nata l’idea di questo progetto e com’è avvenuta la scelta degli artisti?
Ciao ragazzi, qui Beatrice di BMB! L’idea del format è nata dalla volontà di creare uno spazio promozionale nuovo, di stampo internazionale, che portasse in Italia una ventata di freschezza e di novità con la creazione di qualcosa di innovativo, originale e accattivante. L’idea è stata quella di unire due delle sfere culturali più importanti per la nostra cultura: la musica e l’arte, attraverso la creazione di live session di artisti della scena musicale italiana, da registrare all’interno di gallerie d’arte contemporanea. La scelta degli artisti è stata dettata, da un lato, dal voler coinvolgere quelli che fossero in promozione con i propri progetti, per dare visibilità alla loro musica e, dall’altro, dalla scelta di quelli più vicini al mondo dell’arte, che avessero connessioni con l’arte visiva, oltre che performativa.
Raccontanteci delle due Gallerie che ospiteranno le live session, perché le avete scelte?
L’idea era quella di ospitare i cantanti in location itineranti, per dare movimento al progetto e per promuovere, oltre alla musica, anche l’arte e le gallerie. La scelta di queste prime due in particolare non ha avuto delle motivazioni precise: ci sono piaciute le mostre che avrebbero messo in scena durante la live e il loro modo di avvicinarsi e apprezzare il nostro progetto, che portasse cantanti all’interno dei loro spazi. Le gallerie sono molto interessanti e giovanili, motivo in più per spingerle in senso promozionale, per far avvicinare il mondo dei giovani in maniera più “cool” e fresca alla sfera artistica.
Restate connessi!