La musica è senza confini geografici, temporali e di genere. La musica è per unire culture, persone e territori, ce lo insegna Festival Mundus che per l’edizione 2024, la 29esima in corso da inizio luglio fino al 1° agosto, sta mettendo in scena 16 concerti con artisti italiani e da tutto il mondo nei cortili e nelle piazze di Carpi – che ospita questa sera 24 luglio i racconti e la musica di PAOLA TURCI – GINO CASTALDO (la cantautrice e il critico musicale insieme renderanno omaggio con parole e musica ai mostri sacri della canzone italiana come Lucio Dalla, Pino Daniele, Franco Battiato) -, Lugo di Romagna, Reggio Emilia e provincia. Ed è proprio a Reggio Emilia nella splendida e storica cornice dei Chiostri di San Pietro che, dopo il live inaugurale del festival col progetto MURUBUTU (IT) a cui hanno fatto seguito MANOU GALLO (Costa d’Avorio), CARMEN SOUZA (Capoverde – Portogallo) e TRILOK GURTU BAND (India), approda il prossimo lunedì 29 luglio lo straordinario musicista nigeriano di etnia tuareg BOMBINO che presenterà il suo nuovo album Sahel. La sua passione per il blues rock e per la chitarra elettrica unite alle sonorità tipiche dell’Africa subsahariana lo hanno consacrato tra i grandi della world music grazie ad uno stile personale e inconfondibile.

Per l’occasione, prima di vederlo salire sul palcoscenico di Mundus, si è raccontato alla nostra redazione e ha selezionato 5 brani che hanno contaminato il suo percorso artistico ispirato dalla musica popolare della sua terra e da alcune leggende del rock come Jimi Hendrix.

1) Chet Boghassa by Tinariwen 

A song about freedom and independence for the Tuareg people. Tinariwen continues to be a great inspiration to me. Chet Boghassa features a great interplay between female and male vocals and is one of my favorite songs.

Una canzone sulla libertà e l’indipendenza del popolo Tuareg. Tinariwen continua ad essere una grande ispirazione per me. Chet Boghassa presenta una fantastica interazione tra voci femminili e maschili ed è una delle mie canzoni preferite.

2) Sultans of Swing by Dire Straits 

I have always loved Mark Knopfler’s guitar playing. I learned a lot by studying his tone and guitar technique. Sultans of Swing was a big hit song in Niger when I was growing up.

 Ho sempre adorato come Mark Knopfler suona la chitarra. Ho imparato molto studiando il suo tono e la sua tecnica chitarristica. Sultans of Swing era una canzone di grande successo in Niger quando ero piccolo.

3) Ai Bine by Ali Farka Toure

I really respect how Ali Farka Toure stayed true to his roots even when adding different elements to his music. He never compromised his unique musical identity. I strive to keep my musical voice in the same way even as my music evolves.

Rispetto davvero il modo in cui Ali Farka Toure è rimasto fedele alle sue radici anche quando ha aggiunto elementi diversi alla sua musica. Non ha mai compromesso la sua identità musicale unica. Mi sforzo altrettanto di mantenere la mia vocalità anche se la mia musica evolve.

4) Iwouksane by Abdallah Oumbadougou 

I always say the Abdallah Oumbadougou was like a father to Tuareg musicians. He was our first inspiration. I encourage listeners to check out his beautiful music if you aren’t already familiar with it.

Io dico sempre che Abdallah Oumbadougou era come un padre per i musicisti Tuareg. È stato la nostra prima ispirazione. Incoraggio gli ascoltatori ad approcciarsi alla sua bellissima musica se non ne hanno familiarità.

5) Little Wing by Jimi Hendrix

Little Wing is a great example of Jimi Hendrix’s technical ability, but also how melodic his complex playing could be. When I used to work as a herder in the desert I would practice learning licks on guitar from Little Wing while watching the animals.

 Little Wing è un grande esempio della capacità tecnica di Jimi Hendrix, ma anche quanto armoniosamente complessa possa essere la sua esecuzione. Quando lavoravo come pastore nel deserto, mentre guardavo gli animali, mi esercitavo a imparare i riff di chitarra di Little Wing.

We read in some interviews that you said that your guitar is for you a symbol of your Tuareg identity (a Fender Stratocaster inseparable in the most difficult moments of life) and that, according to you, happiness is above all be free. What other aspects are important today for the artist Bombino and for the man Bombino?

I care about connecting with audiences and sharing my culture with fans. Music from Niger is very rich and I’m honored to continue our musical traditions. My family is also very important to me and I’m always happy when I have the opportunity to be at home with my family. Life as a musician can be difficult because we need to travel so much, so time with family is special.

Abbiamo letto in passate interviste che la tua chitarra è per te un simbolo dell’identità tuareg  (una inseparabile Fender Stratocaster anche nei momenti più difficili della vita) e, condividendo totalmente il pensiero, che la felicità è prima di tutto essere liberi. Quali altri aspetti sono importanti al giorno d’oggi per il Bombino artista e per il Bombino uomo?

Mi interessa connettermi con il pubblico e condividere la mia cultura con i fan. La musica del Niger è molto ricca e sono onorato di portare avanti le nostre tradizioni musicali. Anche la mia famiglia è molto importante per me e sono sempre felice quando ho l’opportunità di essere a casa con loro. La vita da musicista può essere difficile perché dobbiamo viaggiare molto, quindi il tempo che trascorri con la famiglia è speciale.

In September 2023, you released the new album Sahel, described as your most personal, powerful and political work, but also your most sonically diverse. How will you present Sahel live? What should we expect from this concert?

I present the acoustic songs with calabash drum, djembe and acoustic guitar. The electric songs are presented with guitar, bass and drums. Every night is different as the energy from the crowd helps shape the direction of the songs. I’m very proud of Sahel and I’m excited to share the album with fans in concert.

A settembre 2023 hai pubblicato il nuovo album Sahel, descritto come il tuo lavoro più personale, potente e politico, ed anche il più vario dal punto di vista sonoro. Come porterai Sahel dal vivo sul palcoscenico? Cosa dobbiamo aspettarci?

Presento le canzoni acustiche con percussioni calabash, djembe e chitarra acustica. I brani elettrici sono presentati con chitarra, basso e batteria. Ogni sera è diversa perché l’energia della folla aiuta a dare forma e direzione alle canzoni. Sono molto orgoglioso di Sahel e sono entusiasta di condividere l’album con il pubblico in concerto.

Biglietti online su www.vivaticket.com o presso le biglietterie in ogni comune e in loco la sera dello spettacolo.

Informazioni www.ater.emr.it