Anticipato dai singoli Cuore mio, Déjà vu e Mantra, “Camminare e Correre” è l’album d’esordio di Rosita Brucoli per la Label Vetrodischi. Interamente scritto dall’artista classe ’99, il disco è una profonda riflessione come un manifesto personale sull’importanza del perseverare nelle nostre vite. In una dimensione matura e umana, sia a livello di liriche che di sonorità, Rosita si racconta senza paure in un lungo viaggio introspettivo in cui l’alternarsi di momenti di estremo sconforto e prese di coscienza viene sottolineato dai cambi di ritmo delle produzioni di Simone Guzzino ed esaltato dal timbro esplosivo della giovane cantautrice pugliese, che si conferma essere un progetto unico all’interno della scena italiana di cui abbiamo voluto saper di più attraverso il nostro curriculum vitae.
“Spesso nella mia vita ho sentito la necessità di difendermi, proteggermi soprattutto da un luogo che tutti definiscono sicuro: la famiglia. Camminare e Correre è un disco in cui racconto la mia adolescenza travagliata, quando mi sono accorta di quante cose non andassero per il verso giusto, di quanto era difficilissimo immaginare il mio futuro senza nessuna base. Ho voluto dimenticare le mie origini per ritrovare la mia strada, ho voluto distruggere ogni legame dentro di me per sentire il perdono e far pace con i miei genitori e tutto l’albero genealogico”.
ANNO DI NASCITA DEL PROGETTO:
È successo tutto in maniera spontanea e naturale mi sono ritrovata a fare concerti con i miei pezzi senza accorgermene, ma se dovessi pensare all’anno effettivo di nascita direi 2016 quando ho iniziato a scrivere ogni giorno su carta.
DESCRIVI IL TUO NUOVO ALBUM:
Camminare e Correre è esattamente la descrizione del passaggio tra la mia adolescenza e l’età adulta e tutto quello che ne è conseguito, ho descritto la solitudine, il rapporto con la mia famiglia e le nostre fragilità. Insomma è la base, sono le radici sui cui costruire un albero, non potevo che iniziare così.
INFLUENZE MUSICALI:
In infanzia e adolescenza grazie ai miei genitori ho ascoltato i dischi di Mina, Celentano, Subsonica ma anche tantissimo pop internazionale come quello di Lady Gaga, Coldplay, Katy Perry. Ho iniziato a cantare blues grazie a Stevie Wonder, Aretha Franklin, al rock anni 70 (Janis Joplin, Deep Purple, Led Zeppelin) e all’alternative rock e pop anni 90 (Jeff Buckley, Alanis Morrisette, Tori Amos) di cui apprezzo la disperazione, la grinta e la sensualità. Col tempo sono passata all’amore infinito per il cantautorato, le parole nella mia vita hanno acquisito una potenza e importanza fondamentale: cantautori come Niccolò Fabi con cui ho collaborato in passato (sicuramente averlo incontrato e visto all’opera mi ha fatto capire tantissime cose), Max Gazzè, Brunori Sas e cantautori di vecchia leva come Battisti e Dalla. Anche il rap grazie agli ascolti in adolescenza e ascolti più attuali di artisti come Caparezza, Marracash, Madame e l’alternative rock e pop internazionale attuale, come Stromae, Sigrid, Mo, The Japanese House, Lizzy Mcalpine sono alcuni dei miei progetti preferiti attuali. Ok basta, anche se non mi fermerei mai.
LIVE CHE NON DIMENTICHERAI MAI:
Sicuramente quello con Niccolò Fabi è stato magico, è stato un momento davvero da sogno. Ma anche il live al Mat Laboratorio Urbano di Terlizzi dopo l’uscita del mio disco, ho sentito tante persone cantare, conoscenti e non, addirittura persone che avevano fatto un po’ di strada per vedermi. Non è per niente scontato.
COSA RENDE SPECIALE IL TUO PROGETTO:
Non sono io a dover dire se il mio progetto è speciale e cosa lo rende tale ma sicuramente vengo spesso colpita dall’emozione che questi brani suscitano nelle persone, a volte ricevo messaggi in cui queste persone si confidano dicendomi che si rivedono in ogni parola e quanto le mie canzoni gli abbiano aiutati a superare un momento difficile. È bellissimo ed emozionante per me.
PROGRAMMI PER IL FUTURO:
Lavorare su nuova musica e fare tanto tanto tanto rumore con i concerti e con le lacrime <3 <3 <3 <3
cover foto @ Ambra Parola