Avete presente quando arriva l’estate “così de botto” ma non avete ancora pulito i filtri del climatizzatore, siete del segno della Vergine, e senza quella tediosa operazione non ve la sentite di spararvi il fresco in testa? Bene, procrastinate pure perché a rinfrescarvi arriva Atlas Beats il nuovo beat-tape di DJ PASTA. Lo avevamo intervistato in occasione dell’uscita di Polverone, ultima fatica degli AMARI, e siamo felici di ritrovarlo oggi in splendida forma con questo progetto solista.
“Quello del beat-tape”, ci racconta Davide, “è un formato al quale mi sono appassionato negli ultimi anni, coltivando l’amore per i puri e semplici beat strumentali: senza rapper trapper o cantanti RnB, resta una strumentale di cui finalmente è possibile apprezzare i dettagli. Mi ha sempre affascinato l’idea di una serie di beat breve, uno dietro l’altro senza lasciar tempo di prendere fiato”.
E proprio tutto d’un sorso è il modo in cui vi consigliamo di gustare questo viaggio sonoro:

“Si chiama Atlas da Atlante, anche se i miei genitori non hanno saputo spiegarmi il perché di questa foto ritrovata di recente in una vecchia cassapanca. Atlante soprattutto come mappa per orientarsi fra vari mondi sonori, perché non si tratta di solo hip hop questa volta, ho voluto seguire il mio istinto ed attingere dalle mie influenze: house, electro, disco, funk, ambient, chillout, tutto dentro al calderone”.

Per non farci mancare niente abbiamo chiesto a DJ PASTA di entrare più nel dettaglio e dirci quali 5 pezzi hanno maggiormente ispirato il suo lavoro.

Kaytranada – At All
Il primo Kaytra non si scorda mai, soprattutto se ti travolge con questo freschissimo ibrido sculettante! Il suo senso del groove mi fa sempre sognare.

DJ Shadow – Midnight in a Perfect World
Il suo esordio Endtroducing fu per me un punto di svolta e di apertura verso le mille possibilità del sampling, e della musica elettronica e strumentale, ero pur sempre un giovane rapper implume!

Pete Rock & CL Smooth – All The Places 
Era già tutto in copertina in questo The Main Ingredient. Era già tutto li comunque, in quegli “skit” strumentali che il buon Pietro infilava in dissolvenza alla fine di ogni pezzo del disco.

MF Doom – Benzoid Gum
La sua raccolta di strumentali Special Herbs mi ha letteralmente stregato, questi loop ossessivi ed ignoranti, privati delle rime, sono un manifesto di semplicità ed efficacia.

Boards of Canada – Roygbiv
Concluderei con classico, ed il pezzo con cui li ho conosciuti: da qui sono diventati un’influenza per me inevitabile, c’è un pizzico di Canada anche nel mio Atlas Beats naturalmente!