Correva l’anno 1987 e il 4 settembre Raiuno trasmise in diretta dallo stadio di Torino il concerto evento della prima turné mondiale di Madonna Who’s That Girl. Avevo solo 8 anni ma è impresso nella mia memoria come uno dei migliori momenti di condivisione di divano e tubo catodico con la mia famiglia insieme a film da Oscar in prima TV, Olimpiadi, finali dei Mondiali e di Coppa Campioni. Questo perché la musica live quando diventa show è capace come poche altre cose di catturare la nostra attenzione e le nostre emozioni proiettandoci in una dimensione che abbatte le barriere personali diventando momento di pura condivisione anche quando l’artista o il gesto sportivo arrivano ai nostri sensi attraverso uno schermo.
Un recente e interessante sondaggio effettuato da Rockit, a cui hanno partecipato 15.000 utenti, ci ha informati che solo il 50% di loro era favorevole ad assistere ad un concerto in live streaming. Personalmente credo che questo giudizio sia stato condizionato dall’inflazione di concertini da cameretta che hanno saturato i social nelle prime settimane del lockdown dandoci un’immagine sciatta di quello che può essere un live in streming. Showcase che in realtà solo in qualche raro caso (il tributo ai Nirvana di Post Malone sopra a tutti) si sono meritati l’appellativo di concerto ma che sono perlopiù stati esercizi utili nel tentativo di colmare il vuoto creatosi attorno all’ambiente musica e spettacolo, ma che non mi sento d’identificare come nuove forme d’intrattenimento.
È una canzone figlia dei tempi misteriosi che stiamo vivendo. Pensieri che masticavo in testa da molto tempo, e che non avevo ancora trovato il modo di mettere in gabbia. Non avevo ancora trovato la gabbia giusta che potesse ospitarli.
Quello di cui parliamo oggi è una cosa diversa. Ci siamo interrogati a lungo in questi mesi su cosa potevamo fare per sostenere il mondo della musica messo alle corde dalla pandemia e comprare il biglietto per guardare il live stream concert di Venerus in diretta sabato 30 maggio alle 21 dal Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci è una di quelle. Naturalmente non è l’unica risposta possibile alla situazione attuale ma una risposta architettata e pensata con cura, una scelta coraggiosa fatta da un artista che ha costantemente alzato l’asticella in termini di qualità delle sue produzioni e delle perfomance live dai suoi esordi ad oggi e che siamo sicuri che insieme a Mace e ad Enrico Gabrielli, che per l’occasione lo accompagneranno sul palco del final party della Milano Digital Week 2020, saprà non deludere le aspettative. Gli stream concert dal vivo sono un nuovo modo di vivere e trasmettere la musica, che se pensati e realizzati come prodotto di qualità non ci abbandoneranno con la ripresa dei live ma potranno costituire un accompagnamento al live, quando il live è sold out per esempio, le capienze ridotte o le distanze inaccessibili.
E’ proprio sotto il palco prima di un suo live che abbiamo intervistato Venerus l’ultima volta, ed è dove speriamo di rincontrarlo presto, ma oggi ritengo sia importante supportare questa iniziativa, una possibile soluzione perché il complicato e indispensabile mondo dello spettacolo si rimetta in moto fin da subito, con nuove dinamiche, nuovi protagonisti e capienza potenzialmente illimitata.
I biglietti disponibili a 5 euro solo su DICE a questo link, ricordati di scaricare l’app.