“Siamo cugini. Da quando siamo nati, più o meno. Abbiamo sempre giocato insieme, sempre litigato, ci siamo sempre sempre rotti i coglioni a vicenda.”

Era Serenase è un progetto che nasce nell’estate 2014 dai cugini Davide “EraSfera” Brancato (rapper e songwriter) e Serena “Serenase” Gargani (cantante, beatmaker e videomaker). Il duo decide di scrivere, registrare e girare il video della canzone Minyponi nel giro di due giorni, quasi per scommessa. Il risultato è divertente e nei mesi successivi escono su Youtube con altri due brani, Cartongesso e Crystal-Ball e da qui nasce il desiderio di dedicarsi al primo album, le cui influenze erano ben raccontate nel loro personalissimo GIMME 5, che vede la collaborazione di artisti della scena italiana come Dutch Nazari, Willie Peyote, Sick et Simpliciter.

La settimana scorsa sono tornati con “Spine”, il nuovo EP fuori per The Prisoner records, che ci siamo fatti raccontare traccia dopo traccia in vista del live di questa sera al Circolo Ohibò di Milano:

SPINE
Questa canzone nasce da una necessità molto semplice, quella di guardarsi negli occhi senza aver paura di quello che si può scoprire. L’invito è quello di non avere paura di essere se stessi, perché solo così si può arrivare a conoscersi veramente.
Sì, può sembrare una frase retorica o da “dedica sulla smemo”, ma spesso qualcosa di vero c’è anche nelle “cit. by Jim Morrison”.

ACQUA OSSIGENATA
E’ l’ultimo pezzo che abbiamo scritto e nasce in un momento di tempesta sia metereologica esterna che metaforica interna. Erano giorni di pioggia incessante ed eravamo in una situazione di lite con una persona a noi molto vicina.
Questo pezzo è stato veramente una medicina e pensiamo che sia il più rappresentativo del percorso musicale che vogliamo intraprendere in questo momento.

CATRAME
Catrame parla della vita notturna e dei cessi dei locali. Di quella particolare realtà parallela che si crea di notte quando la mancanza di lucidità e di luce ti fa perdere il senso del tempo. Fino a che inevitabilmente arriva il sole, tu non sei ancora pronto e come un vampiro di ripari dai suoi raggi.

VECCHI
Vecchi è il pezzo che fa da ponte tra “Crystal-ball” (il nostro primo album) e questo Ep. Parla del peso che si da all’età, soprattutto nel periodo di transizione in cui siamo noi, quello dei trentenni. Nel campo della musica ti trattano come se fosse troppo tardi per sfondare mentre in altri campi ti trattano ancora come un pivello. Fondamentalmente quello che pensiamo noi (e che cerchiamo di esprimere nella canzone) è che si può essere coglioni (o genii) a vent’anni come a quaranta come a ottanta, l’età non conta.