Se Microphones era la traccia giusta per chiudere gli occhi e sognare il clubbing la scorsa estate, Butter è uno dei dischi che più ci hanno colpito nel corso di quest’inverno.

Con questo disco volevo dare forma ad un malessere costante, ad un’insoddisfazione che secondo me sta un po’ alla base della vita di molti noi abitanti di Milano, così innamorati di questa città, che tanto però sembra distante dai nostri veri sogni.

Emanuele (EXWYFE) attraverso Butter (Cane Nero Dischi), lavoro che nonostante le influenze straniere ha la consapevolezza di avere tutto un suo atteggiamento personale, ci racconta l’ansia e la malinconia che si può avere quando si è costantemente insoddisfatti e delusi dalle dinamiche umane. Ci parla di sesso e sentimenti, ma con la freddezza di chi sa che nella nostra era tutto è diverso ed ingestibile, e l’amore diventa già incostanza e voglia di scappare dalle promesse. Ci parla di amici fuggiti all’estero ad inseguire il bisogno di possibilità. Accenna alla debolezza della società di un paese che si fa abbindolare senza sconfinare nella polemica plateale. Butter sembra così a tutti gli effetti un album nato da un’assenza e i suoi suoni e testi la vanno a colmare alla perfezione.

A SQUARE WITH NO BUILDINGS
In un minuto entriamo nel buio di una piazza immensa ma non c’è nulla attorno e tutti stanno dormendo. Dove cazzo sei finito?

MICROPHONES
Ci sono momenti in cui ti sembra che tutti vogliano dire la loro, e quando hai bisogno di essere ascoltato molti addirittura ti ignorano totalmente. Ti lanci, solo nella tua auto, guidando per la città di notte con lo stereo a palla. Stai comunque da dio, e capisci che non ti servono le opinioni distruttive. Puoi deformare quelle voci e usarle come suoni fighissimi sulla tua base.

WATCHING GLASS
Guardi i vetri dei nuovi palazzi, perché attraverso i riflessi il futuro sembra ipnotico. Sei affascinato dal mondo che ti circonda, ma pian piano ti rendi conto che quello scenario vuole farti credere di essere high tech anche se è solo un ammasso di pentole e immondizia. Gli uomini costruiscono e spendono capitali in queste illusioni, per poi rivelarsi sempre e solo tanti animali immersi nei loro bisogni. È tutto stupido, ma è anche parte del gioco.

HOLIDAYS
La tua storia sta andando male perché vivete a distanza, divorati dal lavoro, dalla noia dei treni, delle telefonate fatte inventando discorsi, dal dover sempre darvi da fare per altre stupide priorità. Vi sentite soli e quando insieme cercate la bellezza delle piccole cose che prima vi facevano star bene, capite che non riuscite più a leggerle nello stesso modo. Forse l’amore si esprimerebbe al massimo, se solo viveste in un’infinita vacanza ai tropici. Meno vestiti, meno pensieri. Imparereste a fottervene di tutto il resto.

SKINNY DOG
Ti sei davvero invaghito di quella persona, e ci sei finito a letto anche se ha un’altra relazione a cui non può rinunciare. Lo sapeviii, cazzo! Ci hai sperato, ma poi ti ha riportato alla realtà facendoti capire che tutto deve finire così. Non ti resta che interpretare la sua opinione in modo costruttivo, forse anche sperando che le cose vengano solo rimandate, rimandate e rimandate. Ti senti inutile, un cane randagio un po’ scassato, ma non ha senso prendersela, perché le cose non le si decide da soli.

THE PIC THAT YOU SENT ME
Oh no! La storia ormai la davi per finita, ma poi quella persona che avevi sotterrato con tanti sforzi ti rimanda una foto. Una di quelle che non si possono ignorare. Fa il bravo, resisti, che tutta sta voglia di cascarci durerà solo per poco…a meno che non insista.

TERRORIST IN LOVE
Uno riceve un insulto per strada, e da quello capisce che le cose stanno cambiando nella sua città. Si rende conto che c’è tutta una comunità di ignoranti che pensava fosse solo un dramma lontano, ingigantito dalle notizie in tv. Invece no, il popolo degli scemi sta tornando, e spera che tu non faccia in tempo ad accorgertene. Li aspetteremo e la nostra testa sarà l’arma più forte.

SCHOOLGIRL
Le superiori sono finite, e questa ragazza è finalmente riuscita a fidanzarsi con il tipo che le piaceva da anni. Vivono la città come se fossero in un film, o nel social pompatissimo di qualche star di New York. Sono super convinti di stare spaccando il mondo. Ma lei non è più una bambina e si accorge che tutti i suoi coetanei stanno leggendo la realtà come delle illusioni che non portano a niente. Milano non è Manhattan, e rendersene conto di colpo può creare un sacco di ansia.

ATTACK OF LOVERS
Uno vive col suo lavoro noioso, fatto di giornate spesso uguali, ma sa che ci sono mille amanti che lo verranno a salvare da quella sua tristezza quotidiana. Si sente protetto in quel suo regno, che vede sterile, sicuro, inattaccabile da veri impostori sentimentali. Non ha vincoli con nessuno, scopa tutta la città con quella tranquillità che un po’ lo fa sentire invulnerabile. Ormai è un’abitudine. Ma il lusso delle emozioni forti dov’è? È stato un gioco super funzionale, ma come può andare avanti per sempre? Perché se ne rende conto solo ora che non riesce a provare più nulla, mentre tutto intorno le persone rincorrono ancora un ideale stupendo di vita?

IN A COMMON PLACE
Un minuto di break da tutte ste menate troppo intense.

THE BUILDINGS
È fatta. Riparte il tema che sentivi in quella piazza vuota all’inizio del disco. Il tuo migliore amico se ne andrà da questa città. Eravate una combo perfetta, e nel frattempo pure i Dirty Projectors cambiano formazione. Lui ha avuto le palle per svoltare e a te resta solo la rabbia per non averci pensato, per non sapere affrontare le cose da solo. La sua nuova città sarà gigantesca e stupenda come l’hai sempre sognata. Perché i palazzi intorno non sono alti come li volevate entrambi? Sareste rimasti assieme, avreste cambiato il mondo.