Il 24 gennaio è uscito il nuovo singolo di Matteo Galvani in arte Yamatt, dal titolo Nikes il video è una corsa ad ostacoli verso i sogni infranti, scritto diretto ed organizzato dall’artista stesso.
Oggi, conta apparire, l’ansia di non essere abbastanza domina, c’è chi però ne ha le palle piene e non lo accetta,
e allora, corre!
Mix di generi, crossover di sonorità, quello di Yamatt è un modo molto attuale di fare musica e ce lo siamo fatti raccontare.
Influenze e generi che ti hanno portato a fare musica?
Penso di essere l’incarnazione del “ascolto di tutto”. La musica mi fa emozionare, ho attraversato diversi generi nella mia adolescenza di ascoltatore, dal rock al funky al punk, fino al rap old school e new school. Ciò che mi ha appassionato è l’emozione che si può trasmettere.
Il tuo ultimo singolo si chiama Nikes, ti va di raccontarcelo?
È facile fidarsi degli altri e scrollarsi di dosso la responsabilità di scegliere. Imparare ad avere fiducia in se stessi è difficile, una continua sfida, e alla fine l’unico responsabile delle scelte che prendi sei tu. Nikes nasce da questa mia esigenza di crescere. Mi sono detto “è ora di mettersi alla prova”. Ho curato la produzione insieme a Luca Mezzadra, ho scritto il testo e video e diretto le riprese.
C’è un posto, un festival dove ti piacerebbe suonare?
MI AMI festival nella mia città, e per stare al caldo mi piacerebbe Indiegeno Fest, Color Festival e SottoSopra Fest!
Com’è il tuo rapporto con la scena musicale attuale?
Penso che sia una scena molto dinamica in cui chi sa come muoversi riesce ad arrivare, più o meno velocemente, dove vuole. È bello che si sta mescolando sempre di più generi i musicali.
Cosa ne pensi della trap? E cosa pensi del pop?
In generale è difficile esprimere un pensiero sulla “Trap”, è come dire cosa ne pensi del “Rock”. In ogni caso ci sono sottogeneri che hanno contenuti e spaccano, altri che di contenuto non hanno quasi niente e secondo me non sono validi. Stessa cosa per il Pop.
Cosa dobbiamo aspettarci da Yamatt?
Una massima di Confucio: “Fai ciò che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita.” Questo è quello che mi aspetto io!