Abbiamo avuto l’onore di intervistarlo qui dopo la release del primo acclamato ep If You’re Right, It’s Alright  e, ora, a poco più di un anno di distanza da quell’incontro, ritroviamo con piacere Filippo Bonamici alias Fil Bo Riva – a soli 26 anni considerato un astro nascente dell’indie internazionale – alle prese con il debut album, Beautiful Sadness, uscito il 22 marzo per Artist First, di cui ci racconta traccia dopo traccia le 13 canzoni sincere e senza tempo, per farci cogliere quei “suoi” dettagli che potrebbero esserci sfuggiti al primo ascolto.

Anticipato dal singolo L’Impossibile, nuova hit in rotazione nelle più grandi radio nazionali, che sottolinea Fil è “La prima canzone con dei testi in italiano nel ritornello”, questo esordio, frutto anche dell’unione artistica del cantautore con l’amico e chitarrista Felix A. Remm, è probabilmente il passo verso la consacrazione mainstream.

Nativo di Roma, dopo gli studi a Dublino si è trasferito a Berlino dove vive e fa musica da anni,  il tour europeo partirà proprio dall’Italia ad inizio aprile. Data zero al Circolo Magnolia di Milano il 03.04, per proseguire nei giorni successivi in direzione Bologna Locomotiv Club, Spazio 211 Torino e Monk Roma prima di ripartire verso le capitali europee della musica, a dimostrazione che qualsiasi artista, indipendentemente dalle proprie radici, può ottenere successo a livello internazionale.

Intro
Per gli ultimi due anni abbiamo iniziato i nostri concerti con questo loop di chitarra per creare un’atmosfera malinconica e sognante sia per i nostri fan che per noi stessi, dopo un po’ di tempo l’abbiamo sviluppato mixandolo con una demo più vecchia per renderlo ancora più drammatico. Dal momento che ci piaceva molto iniziare i nostri concerti in questo modo, abbiamo deciso di iniziare anche l’album allo stesso modo.

Time is your gun
Ho scritto il testo un po’ di tempo dopo la registrazione dell’Ep e sentivo che erano gli ultimi versi che dovevo scrivere per la persona per cui sono scritte la maggior parte delle canzoni dell’Ep. La melodia è nata dai primi accordi che io e Felix abbiamo mai suonato insieme. Le parole continuavano a svilupparsi attorno alla musica e dopo un po’ di tempo avevamo una canzone senza sapere che ne stessimo scrivendo una.

Radiofire
È stata la prima ad essere scritta come canzone a piano forte. Suonandola in studio l’arrangiamento è diventato via via sempre più grande con un muro di voci che precipitano dirette nel ritornello, un assolo di chitarra epico ed una conclusione molto intima. Nell’insieme la canzone riflette quel che Filippo canta nel bridge “dov’è il mio posto?”

Go rilla
L’idea di questa canzone nasce da un’ispirazione che mi è venuta dopo aver visto un poster ad un concerto a Manchester e si completa grazie a delle righe che avevo buttato giù dopo un sogno… è una canzone sulla passione irrefrenabile e l’estatica idea di scappare dalla realtà.

Baby behave
Una bella canzone triste. È stata l’ultimissima canzone che abbiamo finito in produzione. Ne è esistita una versione alternativa per circa un anno ma durante le prove del nostro ultimo tour l’abbiamo riarrangiata nella versione acustica che si sente ora nell’album

Head sonata
È stata la prima canzone con cui abbiamo iniziato quando abbiamo iniziato a scrivere e produrre l’album. Tutta la canzone è basata su un riff e finisce col diventare un’altalena emozionale. La canzone probabilmente ci sembra la più vecchia ma conserva ancora una produzione ed un’estetica fresche ogni volta che la mettiamo su. È anche un gran pezzo da suonare!

Is it love
Un semplice omaggio alla sfida dell’impegnarsi in amore.

L’over
È una canzone sulle relazioni e sui piccoli problemi che ne derivano. Volevo che suonasse un po’ ironica ma comunque semplice e onesta. È un omaggio ai piccoli alti e bassi che ci sono in ogni rapporto, una canzone ispirata da quell’incredibile e strano sentimento che chiamiamo gelosia.

Blindmaker
Insieme a Time is your gun è probabilmente la canzone più vecchia dell’album. La prima versione era qualcosa di simile ad un soft punk alla Joy Division. È stata scritta durante una prova del 2016, Felix se n’è uscito con un riff di chitarra e io ci ho cantato sopra i testi senza pensarci troppo.

L’impossibile
Un twist tra vecchio e moderno guidato da una vecchia beat machine, chitarre oscillanti e falsetti in auto tune che si trasformano improvvisamente in una canzone inno nel ritornello. La prima canzone con dei testi in italiano nel ritornello. Per noi è come un piccolo film da ascoltare.

Different but One
Con una durata di più di dieci minuti è la track più lunga dell’album. Volevamo creare qualcosa di speciale in questo album e credo che questo pezzo si relazioni a questa ambizione più di ogni altro. Se lo guardi dalla prospettiva di un compositore sono tre pezzi in uno. Addirittura da questo pezzo ne è uscito un altro che ne è diventata l’evoluzione – Go Rilla.
È difficilissimo dire qualcosa su questa track perché c’è dentro così tanto. Ne siamo molto orgogliosi anche se ci è voluta un’eternità per portarla finalmente al termine.

A happy song
Questa canzone è sostanzialmente una demo con cui Filippo è saltato su a fine produzione. Tutti amiamo che sia così semplice e bella così abbiamo deciso di tenerla in versione acustica così come è nata. In questa track si può sentire Josi, la ragazza di Fil, cantare qualcosa. Molte delle canzoni di quest’album sono scritte per lei, diciamo che ha trovato il suo modo di essere in questo album così. 

Outro
Così come abbiamo deciso di iniziare l’album con un’intro, abbiamo pensato ci fosse bisogno di avere anche un Outro. Questo è semplicemente Felix che suona la chitarra.

 

Traduzione testi di Fil Bo Riva a cura di Rafaela Memushaj