DayKoda nasce dal desiderio di esprimere volontà, parole ed emozioni attraverso il mondo introspettivo dell’elettronica attuale. Sonorità cupe, Downtempo, Acid Jazz e Lo-Fi fortemente influenzate dall’Hip Hop e dalla “beat music”. Nella musica di DayKoda si percepisce la volontà d’arricchire la musica con suoni e colori, donandole uno stampo personale ed emotivo, conducendo l’ascoltatore all’interno d’un continuo “crescendo” emozionale.
Dopo aver pubblicato i suoi primi lavori sull’etichetta inglese Insight Music e sulla francese Highlife Recordings (l’etichetta di Yakamoto Kotzuga, Dream Koala) nel various “Chimique”, presentato in premiere in Francia da Traxx Magazine, il giovane (solo 21 anni) producer e beatmaker italiano è pronto a condividere “Hard Times and View Points”, il nuovo EP di 4 tracce (Beat Machine Records), disponibile in formato digitale il 23 Marzo 2017, in bilico tra paesaggi downtempo, field recordings, riffs di chitarra, “art of sampling” e emotional vibrations, direttamente ispirato all’estetica ed ai lavori di Bonobo e Teebs, connesso concettualmente al trasferimento di Andrea dalla sua città natale Brescia a Milano per frequentare i corsi di Electronic Music al Conservatorio.
“L’intero EP verte sul tempo che ho speso in una nuova città, cambiando completamente la mia vita. Le composizioni per me sono finestre, ed io guardo ai miei momenti difficili da diversi punti di vista”. In attesa di gustarcelo, Andrea ci ha raccontato 5 brani fondamentali , 5 brani che hanno contaminato il suo giovane ma a dir il vero già maturo percorso artistico/musicale. Eccoli:
Radiohead “Kid A”: Sicuramente una cosa mai vista. Che dire, una traccia (e un album) magistrali. Mi hanno avvicinato al mondo dell’elettronica e mi hanno fatto innamorare. La voglia di creare DayKoda è nata anche grazie a loro dopotutto.
Bonobo “Recurring”: Ascoltavo questo pezzo a ripetizione. Ha un particolare feeling tutto suo che mi teletrasportava (Bonobo è stata una vera droga per me) in una sorta di limbo cognitivo colmo di nostalgia, felicità e voglia di vivere. Decisamente nella top five delle tracce per me significative a livello di crescita musicale.
Andrew Hale “Main Theme”: Sono un appassionato di jazz. Potrei citare dei grandi del genere, ma il compositore di “L.A Noire” (grande videogioco di casa Rockstar – quella di GTA per intenderci) ha creato qualcosa di assolutamente magico per le mie orecchie. Ed io lo propongo da amante del genere, nonché dei videogames.
Teebs “Just the yellow bits”: Nell’ultimo anno è scoppiata l’irrefrenabile passione per Brainfeeder. Ed in particolare per Teebs, la mia grandissima fonte di ispirazione nell’ultimo anno. “Just The Yellow Bits” ha tutto quello che desidero sentire in un rilassato pomeriggio d’Estate.
Flying Lotus “Heave(n)”: Un pezzo assolutamente geniale, la cosidetta cultura del sample incarnata in un pezzo/uomo solo. Flying Lotus è l’artista che preferisco in assoluto. Saranno i geni dei Coltrane? Non importa, quello che so è che mi affido a lui ogni giorno. Grande FlyLo!