Il nuovo singolo e un tour estivo calcando diversi ed importanti palcoscenici italiani tra cui Wired Next Fest, Flowers Festival e Home Festival, anticipano il nuovo album in uscita il prossimo inverno (INRI/Metatron).
E’ un ritorno che si apre a nuove collaborazioni quello del duo synth pop delle I’m Not A Blonde che, per la realizzazione del singolo A REASON, si è trasformato in una factory creativa grazie all’intervento di GianMaria Accusani ( Prozac + e Sick Tamburo ) e la produzione artistica di Daniel Hunt dei Ladytron. Insieme ci regalano un brano fresco, ironico e catchy che, pur parlando di un distacco, ci trascina in una contorta spirale di suoni e parole alla ricerca costante di una giustificazione, UNA RAGIONE, “per crederci ancora, ancora e ancora“ in un circolo vizioso che sembra non avere mai fine. Nel mirabolante gioco di pieni e vuoti sonori che caratterizza la firma di Chiara Castello e Camilla Matley diventa quasi impossibile credere che dietro i synth, le chitarre e le mille voci ci sia sempre e solo l’inarrestabile energia di una straordinaria two women band.
Domani 31 agosto saranno protagoniste insieme ad una nutrita schiera di nomi caldi del panorama italiano e internazionale, tra cui MODERAT – SOULWAX – DURAN DURAN – BLOODY BEETROOTS – THE HORRORS, del DAY1 di HOME FESTIVAL a Treviso, considerato dagli addetti il più grande evento estivo sul territorio nazionale.
Per scacciare l’attesa, le abbiamo raggiunte e ci hanno confezionato il loro personale GIMME FIVE, che riassume al meglio, tra presente e passato, il loro gusto musicale, percorso ed influenze artistiche.
Wonderlust – Wild Beast
È il primo singolo e prima track del bellissimo album “present tense” che abbiamo consumato mentre scrivevamo il nostro primo EP. Solenne ed ipnotico ti prendoee da subito e non ti molla mai fino all’emozionante crescendo di sinth del finale. senza fiato.
Running up that hill – Kate Bush
Legato in qualche modo al brano precedente, come se ne fosse madre. Ritmiche di tamburi che galloppano, sinth imperiali, voce solenne e drammatica, in bilico tra ironia e follia. il tutto miscelato da epici riverberi anni 80! Una dea per noi!
Houdini crush – Buke and Gase
Questo duo si autocostruisce gli strumenti, di solito strumenti acustici che poi vengono elettrificati e distorti acquistando un timbro folle che rappresenta bene il loro stile: tra il folk e il punk! Anche loro li abbiamo ascoltati molto durante la scrittura dei nostri primi pezzi, tanto da citarli bene e male in uno dei nostri brani che si intitola appunto: Bad Buke good Gaze
Forever more – Moloko
Forever more rappresenta l essenza dei Moloko . Il beat, la cassa in 4 che ti fa muovere prima la testa e poi , con un crescendo di incursioni strumentali, tutto il corpo. Roisy come sempre comunica un misto di follia, disperazione e rabbia. Il sogno è saper scrivere un brano cosi.
Lullaby – The cure
Un altro brano come il precedente fermo armonicamente ( bisogna aspettare il min2:45 per un cambio) . In questo caso pero non un crescendo , ma un loop onirico scandito dal rullante costante lungo tutto il brano che ti fa ciondolare da un piede all altro. Temi di sinth e chitarre si alternano durante il pezzo scritti con una semplicità disarmante ma che dimostrano l arte di saper scrivere. E poi c è sempre la magnetica voce di Robert, il re dei ciondoloni matti.