La scena rock italiana è viva e vegeta e lo testimoniano band come i Boschi Bruciano che il 4 ottobre hanno rilasciato via Bianca Dischi/Artist First il loro disco d’esordio “Ci pesava”. Ci sono le chitarre, c’è l’energia del punk e la potenza del rock, tutto insieme. Un rock solido, ruvido ma al contempo accessibile. 12 tracce potenti, un suono pieno che ti viene subito addosso e di cui potrete testarne l’impatto live giovedì 5 dicembre al circolo Ohibò nel live insieme a Il Buio.
Questo disco ce lo portiamo dentro da molto tempo. Sentivamo il bisogno di dare forma concreta alle emozioni e ai frastuoni che uscivano dalle lunghe giornate in sala prove e, in poco più di un anno, abbiamo terminato un mosaico a otto mani che ci porteremo dentro tutta la vita. Questo non è un album semplice e non è stato di certo semplice per noi arrivare a stringerlo tra le mani. Abbiamo dato il massimo ed ora non ci resta che scagliarlo lontano, come un sasso nell’acqua, sperando che rimbalzi.
Per capire meglio chi sono i boschi bruciano oltre ad ascoltare il loro disco abbiamo chiesto alla band di schiaffarci i 5 pezzi che più hanno influenzato la loro produzione:
Nirvana – Heart shaped box
Vittorio) Un po’ mi dispiace condividere un classico ma, se devo essere sincero, da quando ho preso in mano le bacchette l’unico stile che ho veramente cercato di fare mio è quello di Dave Grohl nei primi ’90. Semplice ma ragionato, dritto al punto aggiungendo però qualcosa di interessante ad ogni brano. Questa è una delle prime canzoni che ho suonato dal vivo e che più ha influenzato la mia crescita come strumentista. Il mio obbiettivo in Ci Pesava è sempre stato quello di esaltare la potenza delle chitarre, trovando il giusto connubio tra ruolo solista e di accompagnamento in un modo potente, Grunge docet.
Cloud Nothings – I’m not part of me
Maurizio) Durante la composizione dei brani di Ci Pesava ho esplorato la mia biblioteca di “musicofago” e ho incontrato di nuovo questi vecchi amici che mi hanno fatto venir voglia di togliere due corde alla mia chitarra. Erano gli ultimi mesi prima dell’esame di maturità, ero agitatissimo. Ma loro mi hanno dato la giusta carica per terminare i grandi ripassi di fine liceo. Mentre registravamo il disco volevo, dovevo imprimergli la stessa energia.
Mogwai – Hungry face
Giulio) Devo ammette che non è stato facile individuare un brano che mi rispecchiasse a pieno, quando sono così tanti i maestri che mi hanno guidato nella composizione di Ci Pesava. Infine ho scelto loro, o meglio, questo pezzo, il primo pezzo post-rock che abbia mai ascoltato, il mio battesimo, i due minuti e venticinque secondi che mi hanno consacrato alle chitarre piene di riverbero e delay. Da allora questo genere meraviglioso scandisce le mie giornate, mi regala l’ispirazione e la calma di cui ho bisogno ma soprattutto continua a farmi sognare.
Biffy Clyro – Wolves of Winter
Pietro) Questa band ha segnato per me l’inizio di un nuovo modo di suonare la chitarra in relazione al canto, influenzando fortemente la scrittura dei brani di Ci Pesava. Accordature aperte, corde droni e attitudine, ho scelto questo brano perché tutt’ora al primo accordo mi risveglia qualcosa, descrivendo una condizione a me familiare. Condivido comunque ogni pezzo scelto dagli altri, come band abbiamo la grande fortuna di sentire vicini generi diversi ma comunque complementari e di questo sono molto felice.
Fast Animals and Slow Kids – Il mare davanti
Una volta chiarite le influenze e i gruppi preferiti sentivamo però la necessità di un obbiettivo, un punto di riferimento. Non potevamo basarci su band straniere per questo, l’Italia non è gli U.S.A né il Regno Unito e la differenza cultura e nel panorama musicale è immensa. Qui sono entrati in gioco i FASK. All’improvviso il sogno è diventato più tangibile, una realtà vicina a noi. Amiamo il rock’n’roll fin da bambini, ma le band classiche sono mostri sacri irraggiungibili, questo quando sei 4 amici in saletta può sconfortare ma grazie a brani come Il Mare Davanti abbiamo capito che forse c’era una possibilità, un modo diverso di imbracciare le chitarre, anche oggi, anche in Italia.