Nico LaOnda prende forma nel cuore creativo di Brooklyn, a Flatbush, che, oltre ad essere la casa di Mario Bros, è anche uno dei punti focali per la nascita di tantissimi generi musicali, tra cui il Doo-wop.
LaOnda è il nuovo progetto musicale dell’artista italiano Nicola Donà (Juxtabrunch, The Calorifer is Very Hot!, Horrible Present, Dizzyride) che dopo aver rilasciato il primo ep Demode all’inizio dell’anno, si prepara a presentare il suo album di debutto anticipato prima dal singolo “Casco Ribelle”, uscito a maggio in concomitanza con un tour italiano ricco di appuntamenti importanti della nostra estate musicale come il Mi Ami festival, Handmade fest, Fanfulla, e ora dal secondo brano inedito “Fratello Gemma”.
Il motore rombante di Casco Ribelle fa sosta in una calda piazza italiana al tramonto: questo è l’immaginario di Fratello Gemma, rinfrescante come un sorso di Spritz insieme agli amici più fidati. Con questo nuovo singolo, Nico LaOnda ci accompagna a bordo piscina con uno slideshow di ricordi, una chitarra dolce come il miele e una punta di malinconia come alla fine di una vacanza. Godetevi il videoclip.
Abbiamo quindi raggiunto Nicola prima dell’uscita di “Tutto Bene” (questo il titolo del disco d’esordio) in arrivo giovedì 29 agosto via La Valigetta, prodotto insieme a Luca Di Cataldo (Weird Bloom) e Tomás Cabezon, mixato/masterizzato da Andrea Suriani, per farci raccontare direttamente quali sono i 5 pezzi che più hanno influenzato il suo percorso artistico. Ecco il LaOnda #gimmefive.
Fiori e colori (Le Orme)
Mio padre ed il suo gemello suonavano in una band locale negli anni ‘70: gli Happy Flowers. Da loro ho ereditato i primi strumenti ed i primi vinili, tra cui appunto Le Orme. Fiori e colori (di cui ho fatto anche la cover – disponibile solo su YouTube) è il loro primissimo singolo. Fecero anche una versione in inglese uscita in UK. Le prime Orme sono di sicuro uno dei gruppi che hanno dato il La al progetto LaOnda
Vai Gorilla (Bixio, Frizzi, Tempera)
Questo pezzo strumentale è una reprise dell’immensa “Don’t Mess With Mr. “T” di Marvin Gaye dall’album omonimo di Stanley Turrentine. Il film Trouble Man l’ha resa celebre. Il trio Bixio Frizzi Tempera ne ha esaltato il lato strano se possibile con quei synth fantastici da cui ho “rubato” un sacco di idee per i suoni. Il mondo del funk/soul nero si fonde alla perfezione con la scena dei compositori italiani anni ‘60/‘70. Penso a Brian Bennett, Curtis Mayfield, Shuggie Otis, Marvin Gaye e ai nostri Piccioni, Umiliani, Ortolani, Travajoli, Alessandroni, Morricone etc.
Only You (Steve Monite)
Quando ascoltai per la prima volta questa gemma me ne innamorai perdutamente. Si trovava poco materiale riguardo questo personaggio e aveva pochissime views. Frank Ocean ne fece la cover durante un live ed ora non c’è bar di New York in cui non venga suonata. È la sintesi perfetta tra lofi, afro-beat e disco. Nei miei DJ set la suono sempre attaccandoci Disco Dancer di Kiki Gyan, Spacer Woman di Charlie, ma anche Ariel Pink, L’Orchestre Poly-Rythmo de Cotonou, Erkin Koray, Richenel, Prince. Consiglio vivamente la sequenza e le sue infinite possibilità.
Mucho Mungo / Mt. Elga (Harry Nilsson, John Lennon)
Sono un fanatico dei due. Mi affascinano ed ispirano continuamente, in tutti i miei progetti, passati, presenti e futuri. Scelgo questo pezzo per la storia che c’è dietro questo disco (Pussy Cats -leggetevi i racconti di Lennon a riguardo haha). Fu un flop totale ma racconta molto bene la liason tra i due e la versione della traccia in questione è una bomba da 10.
Stop (Giorgio Moroder)
Da straniero all’estero, Giorgio è per me un riferimento. Un talento straordinario che si è messo in discussione, cambiando la storia della musica un sacco di volte. Moroder mi piace tutto. Scelgo questa chicca del 1966 perché tutti sanno delle sue collaborazioni con Donna Summer o Daft Punk ma in pochi conoscono i suoi esordi, come quella band fighissima che furono i Chicory Tip per i quali scrisse “Son Of My Father”. Come LaOnda parto dagli anni ‘60, attraverso i ‘70 e riemergo nei colorati anni ‘80 e Giorgino bello è sempre al mio fianco.