Tancredi è un giovane artista milanese, lo scorso 19 giugno è uscito con il suo singolo Alba per Pulp Music, affiancato da un videoclip per la regia di Dalilù, una nenia che più che ninna nanna diventa un diario di bordo dell’ennesima giornata malinconica.
“Preso male come il lunedì, anche se oggi non è lunedì.”
Tancredi rivoluziona spesso il suo stile che oscilla tra vecchio e nuovo. Il classe 2001, cresciuto a Porta Romana è il protagonista di questo mese per la rubrica How to dress for.
Il tuo must have in assoluto in fatto di style?
Diciamo che non ho mai avuto un must have che è durato nel tempo perché ogni 3/4 mesi mi piace rivoluzionare il mio stile. Attualmente sono i gilet e i pantaloni con le pinces.
Un capo, un accessorio o uno stile di vita che ti piacerebbe ritornasse di moda?
A me piace molto quando lo streetwear si amalgama all’uomo perché dà una visione sia adulta che giovane.
Una moda che oscilla tra “vecchio” e “nuovo”.
In che modo il tuo stile si riflette con la musica che fai?
Io sia per la musica sia per la moda tengo delle basi inamovibili sopra le quali metto tutto ciò che mi ispira in quel momento, per dare vita a qualcosa di innovativo e fresco.
Un’abitudine a cui non rinunceresti mai?
Scrivere.
Una tendenza che hai seguito e che poi si è rivelata un flop?
Non ho mai seguito una tendenza, alle volte ho “rubato” qualcosa da quella tendenza per arricchire la mia, ma non ne ho mai seguita una nella sua totalità.
Al contrario cosa ti senti di consigliare in fatto di lifestyle (inteso come stile di vita) ed ecosostenibilità nella moda, tema che riteniamo attualissimo ai giorni nostri?
Io consiglio di andare nei negozi vintage dove si trova quasi sempre qualcosa di bello e che si può riproporre. In più si abbasserebbe il consumo se tutti iniziassero a riutilizzare i capi piuttosto che comprarne sempre di nuovi.