Il gruppo alternative-rock 4THER MUCKERS nasce e cresce a Milano, si consolida, unisce le forze e Il 20 gennaio 2020 butta fuori il primo album dal titolo “Lunatic Park“. La band ci ha raccontato traccia dopo traccia la genesi e le varie declinazioni dei loro brani. Finalmente un po’ di rock!
Lunatic Park
Questa canzone in parte anticipa e sintetizza le tematiche dell’intero album che gravita intorno ai dissidi
interiori di una persona. In questo brano abbiamo immaginato una persona che entra in un luna park per
affrontare le proprie inquietudini. Qui a ogni giostra corrisponde un’emozione; per esempio la casa del
terrore rappresenta la paura, gli autoscontri la rabbia, le montagne russe la lunaticità e l’insicurezza di una
persona. Solitamente questo è un posto di evasione, per il protagonista della canzone invece diventa un
luogo dove provare a mettere in un po’ di ordine e far pace con sé stesso.
Daily Paranoia
Questa canzone parla di una persona che non riesce a dormire a causa delle paranoie dovute alla situazione
sentimentale. Descrive uno stato d’animo reale ed è venuta fuori dalla necessità di mettere nero su bianco
un preciso stato d’animo e periodo della vita.
Mr. Bobblehead
Mr. Bobblehead vuole essere invece uno sfogo, una fuga dalla realtà. In questo senso va anche la musica,
che è abbastanza energica proprio per sottolineare la necessità di una fuga e, soprattutto, il bisogno di
essere ascoltato. Mr. Bobblehead – il pupazzetto che solitamente sta sopra il cruscotto della macchina –
diventa quindi l’interlocutore del protagonista, quasi si trattasse una seduta terapeutica.
Sinner’s Pralines
Sinner’s Pralines, il singolo del disco, parla del disaggio che si ha nell’affrontare i turbamenti e i “demoni
interiori” della persona amata. Descrive un sentimento contrastante perché da una parte il protagonista
vorrebbe opporsi a questa situazione, dall’altra questi demoni diventano in certo qual modo la sua linfa
vitale, il nutrimento per andare avanti.
Rotten Cigs
Questo brano è stato scritto come conseguenza di Vicious LIl World. Entrambe fanno riferimento al nostro
mondo e in particolare a quelli che abusano del potere del quale dispongono dall’alto della loro posizione
dominante. Rotten Cigs descrive infatti il punto di vista di un individuo che cerca di opporsi a una sorta di
disfacimento morale e sociale del mondo che lo circonda. Purtroppo, questa è una lotta impari contro un
nemico al quale non riesce a tener testa.
Solstice’s Lullabay
Questa è la ballad dell’album, per questo motivo abbiamo optato per un arrangiamento piuttosto
differente. Via il basso, le chitarre distorte e tutto il resto e dentro pad, chitarre che ricordano dei synth e
vari riverberi. A livello tematico questa canzone è una dichiarazione d’amore nel quale il protagonista cerca
di aprirsi completamente al proprio partner.
No Shelter
No Shelter è stata scritta in un momento molto particolare, di fragilità e debolezza. È tentativo di fuga da sé
stessi. Qui però non c’è il pupazzetto a fare da interlocutore come in Mr. Bobblehead. In No Shelter si
rimane soli e, per l’appunto, senza un rifugio nel quale potersi sentire al sicuro e in pace con sé stessi.
Little World
Little World descrive un ragazzo che prova a spronare la propria compagna a tir fuori il meglio di sé e
vincere le proprie insicurezze. È una delle prime canzoni che abbiamo scritto in assoluto anche se nei primi
arrangiamenti e demo prevedeva un portamento più tranquillo e rilassato.
Fragile Walls
Fragile Walls descrive una sorta di danza seduttiva tra due persone che si cercano e si scrutano all’interno
di una stanza affollata. A questa situazione per così dire “romantica” abbiamo volute contrapporre un
sound energico e “tirato” per l’intera canzone. Sono due aspetti complementari che spesso ricorrono nel
nostro modo di scrivere.
Vicious Lil World
Come scritto prima Vicious Lil World è l’altra faccia della medaglia rispetto a Rotten Cigs. Questo brano
descrive infatti il punto di vista dei detentori del potere, in questo caso un Re, che sta seduto sul proprio
trono di immondizia ad osservare il mondo in rovina nella più totale indifferenza. Nei primi arrangiamenti e
nelle varie demo avevamo previsto un arrangiamento funky con una lunga progressione strumentale. Alla
fine però confrontandoci con Ette – il nostro fonico e produttore – abbiamo preferito un arrangiamento più
in linea con quelle che sono le caratteristiche dell’intero disco.