Consigli di ascolto: mentre cucinate la cena, mentre state tornando a casa dal lavoro, mentre bevete un buon bicchiere di vino. Insomma, ascoltate questo disco in un momento in cui volete mettere a tacere i pensieri della giornata e rilassarvi.
Abbiamo fatto due chiacchiere con Giacinto Brienza (chitarra e voce) e Leone Tiso (piano e synth), per capire quanto delle loro vite e dei loro desideri c’è all’interno di questo nuovo lavoro.
Ciao ragazzi! Nel vostro disco c’è molta malinconia, sia nei beat che nei testi: cosa volevate trasmettere e raccontare quando avete iniziato a scrivere “Le previsioni del tempo”?
Quando abbiamo iniziato a scrivere questo disco, ovvero prima e durante la pandemia, i nostri stati d’animo erano abbasta variabili, come le previsioni del tempo. Passavamo da momenti di malinconia a momenti di incertezza a momenti di flebile speranza. Diciamo che, inconsciamente, raccontiamo noi stessi e quello che ci è capitato in questo periodo strano attraverso queste nove canzoni.
“Non hai più tempo per respirare, tempo da non sprecare, tempo da dedicare, tempo per me”.
Secondo voi in Anna di “Fette biscottate” possiamo, in fin dei conti, identificarci tutti?
Anna in realtà rappresenta tutte quelle persone che provengono da una piccola realtà di provincia e sono in cerca di nuove opportunità, di sogni e di speranze. E che a volte vengono fagocitate dalla grande città. “Fette biscottate” racconta la storia di Anna, che vive sullo sfondo di una Milano fatta di lavoro e centri commerciali, in cui non esiste fuga dalla prigione che lei stessa si è creata.
Nel disco nominate varie volte Milano. Che rapporto avete con questa città?
Sicuramente abbiamo un rapporto complicato, di odio e amore, a volte ci appare grigia e malinconica e a volte ci appare bella, lisergica e piena di opportunità.
“Ci siamo lanciati piatti, forchette e molotov. Dalla guerra dei cuscini siamo passati a quella dei kalashnikov”. Oltre a smarrire gli accendini, la nostra generazione è molto brava anche a smarrire il cuore
Per quanto ci riguarda siamo dei campioni mondiali di “smarrimento cuore”. In “Accendini smarriti” emerge la difficoltà di lasciare andare qualcuno che si è amato. Accettare la fine di una relazione è spesso una necessità e anche un modo per salvarsi.
“Convertimi l’anima in grammi” (“Istruzioni”) è una delle frasi del vostro disco che mi ha colpita di più. Come è nata?
Il problema è che non lo sappiamo neanche noi! Sono quelle frasi che arrivano all’improvviso, come un dono.
Avete live in programma?
Il nostro tour invernale è iniziato circa un mese fa e stiamo portando in giro un live in trio con sonorità elettro-pop molto interessanti. Ci piace molto come suona nei club.
Qual è la canzone di “Le previsioni del tempo” che dovremmo assolutamente ascoltare in questo momento e perché?
Le canzoni che vi consigliamo in questo momento sono due: “Aloe vera” e “Accendini smarriti”, forse perché sono malinconiche al punto giusto.