“Scrivere e registrare questo lavoro è stato come dar voce a tante storie diverse, anche se la voce che le racconta è sempre la mia.” TI SOMIGLIA MA NON SEI TU è il terzo lavoro in studio di Francesco Sacco, un nuovo album introspettivo e sfacciato, realizzato dal cantautore, compositore e producer con Luca Pasquino e con il contributo di Elso e Federico Dragogna, oltre al mix e mastering finale in studio di Mattia Cominotto. Ciascuna traccia affronta un aspetto diverso del non riconoscersi, dal non sentirsi parte della società al non essere più certi di chi si è, dal non sentirsi parte della propria città al non riconoscersi più nel linguaggio. Un disco che sfiora e attraversa temi sfaccettati, da punti di vista e con registri linguistici diversi: la noia borghese, la depressione, la rabbia, lo spirito, l’amore. Le varie tracce poi sono intervallate da vere note audio Whatsapp che: “mi mandava Alex Lombardo, un caro amico molto più grande di me al quale devo moltissimo: spesso mi manda delle idee geniali apparentemente senza senso, dei postulati che sembrano un manifesto, delle battute che capiamo solo noi. Mi è sembrato un elemento di racconto molto importante, una specie di Virgilio che guida Dante nel suo viaggio, solo decisamente più psichedelico.”
TI SOMIGLIA MA NON SEI TU uscito per Nicotina Dischi il 29 Novembre, è arrivato alla fine di un 2024 ricco di release italiane ed internazionali senza precedenti. Per districarci in questa bellissima ma difficile opera di ascolto, abbiamo chiesto proprio ad alcuni artisti che respirano musica quotidianamente, di stilarci la loro personale TOP ALBUM.
Francesco Sacco ci racconta la sua top five!
Beyoncé – Cowboy Carter
Il mio vero guilty pleasure è la musica country: cosa c’è di meglio di un album che mescola Willie Nelson e Dolly Parton ad una produzione super contemporanea? Niente, solo Willie Nelson e Dolly Parton da giovani.
Fontaines D.C. – Romance
Il disco che mi ha fatto veramente capire i Fontaines D.C., formazione che prima mi puzzava di revival. E invece rappresentano perfettamente i ventenni oggi, tra rabbia e anestesia.
St. Vincent – All Born Screaming
Se hai avuto un poster di Jimmy Page in camera non puoi ignorare questo disco: oltre al songwriting eccellente ti viene subito voglia di comprare un’altra Gibson.
Kim Gordon – The Collective
Kim lo so che sono giovane per te e che siamo tutti e due già impegnati, però pensiamoci dai 🙂
Vasco Brondi – Un Segno di Vita
C’è bisogno di un disco italiano in questa classifica e c’è bisogno di musica italiana di qualità: la mia di quest’anno è il nuovo di Vasco, che è riuscito nel paradosso di disallinearsi ancora di più dal panorama attuale diventando un filo più pop del suo solito. Finalmente, un segna di vita.