Quello che caratterizza i Trrmà (duo batteria + synth) è un suono avventuroso tra elettro-acustica e abstract music, jazz nella sua forma più ibrida esperimentale, wonky beats ed elettronica. Mixtape Vol. 2 è il seguito del primo volume pubblicato nel 2021 da Hyperjazz. Un lavoro che continua nel solco del precedente, un cortocircuito esplosivo, in cui si parte da una radice jazz per arrivare ad esplorare le sue ramificazioni più abrasive, passando per l’hip-hop e l’avanguardia elettronica.
Le tracce del disco sono un concatenarsi continuo di riff ipnotici e sample turbolenti, linee di basso groovy e beat spezzati. I Trrmà manipolano una gamma dinamica di suoni attraverso il loro design distintivo, al confine tra psichedelia e sintesi elettronica.

Mixtape Vol. 2, che si può trovare anche in un’edizione speciale in audiocassetta che comprende anche il primo volume, è un disco consigliato per tutti gli esploratori di paesaggi sonori innovativi capaci di spingersi oltre lasciandosi andare ad una sensazione di libertà. Abbiamo chiesto ai Trrmà di raccontarcelo traccia dopo traccia.

Augustus Pablo Escobar
Un mix tra synth “house” pitchati in down e strings tenuti insieme da un beat hip hop e da dei “female vocal cut”.

Aomori snack
Potrebbe essere la coloratissima soundtrack di una sala giochi a Tokyo: un frastuono di monetine e cibernetica, di classici jingle di “game over”, tra IDM e hip hop tra funk e synth pop.

Tropic Squeeze
Un beat che si evolve, muta e si smonta tra computer music e psichedelia tropical come se s’inciampasse nel Rio delle Amazzoni, rimanendo in apnea tra le mangrovie fino all’ultimo respiro.

Ducknow
Un beat ispiratissimo al mitico Wagon Christ dove su un arpeggio acido, voci e fiati  accompagnano il volo su una distesa di risaie della profonda Asia orientale.

Tropic Homies
Dall’afrobeat ai theremin, dal rap di strade urbane alle danze thaitiane sulle spiagge.

Sofa Surfers
Il risveglio in un castello dai corridoi lunghissimi, tra dream synth e spettri drum and bass che vagano da una stanza all’altra.

Broodin
Richiami alla dub, tra tappeti di Juno e 808, un cobra reale che si alza dalla cesta al suono dei fiati di fachiri impostori del Medio Oriente.

Skinny beats 
Il dancefloor che si riscalda al ritmo di space funk, le luci si accendono e risplendono su strass hyperpop e si trasformano presto in un’ apoteosi acid-techno.