Il nostro diario accompagnato da qualche scatto.
Giallo il colore dominante della Croisette e distintivo della 69 edizione del festival di Cannes che si è appena conclusa, affiancato ad un Red Carpet rosso fiammante calcato come mai prima da una serie di Star internazionali del cinema e non solo. Alla fine la giuria composta da volti noti quali Valeria Golino, Kirsten Dunst, Vanessa Paradis, Donald Sutherland e dal presidente George Miller affiancato durante la cerimonia di premiazione da un certo Mel Gibson a voler rievocare le gesta di Mad Max Interceptor (correva l’anno 1979) hanno premiato con la Palme D’or il tema social-politico di Ken LOACH in “I, Daniel Blake”, e con il Grand Prix JUSTE LA FIN DU MONDE di Xavier DOLAN.
Durante la nostra permanenza abbiamo incrociato dal giorno dell’overture lo sguardo del buon vecchio Woody Allen e del cast di Cafè Society composto da Blake Lively, Jesse Eisenberg e Kristen Stewart accompagnata dalla sua Soko ed impegnata anche in Personal Shopper di Olivier Assayas premio miglior regia, di Steven Spielberg e il suo BFG che ci rimanda col pensiero ad un certo E.T., di Susan Sarandon in versione Thelma&Luise, di Justin Timberlake presente a sorpresa per il lancio di Troll, del cast di AMERICAN HONEY di Andrea ARNOLD premio della giuria con una serie di giovani attori capeggiata da Shia labeouf.
E si sa Cannes dopo Hollywood è un evento dove mettersi in mostra, dove certo la ricchezza non la si nasconde, dove abbondano party privati off limits in ville a Cap d’Antibes dove capita di assistere con “normalità” ad un concerto per pochi di Kate Perry e sorseggiare uno champagne al fianco di un fresco premio Oscar Leonardo di Caprio ed un evergreen Mick Jagger, dove un tavolo all’evento benefico di AmFar viene battuto a 120mila euro ma al di fuori di questi eccessi ed un ampia cerchia di famous ( e anche di finti tali, che per l’occasione abbondano in cerca di visibilità) griffati dalle più celebri maison di moda, ci siamo noi e c’è un mondo fatto di umili appassionati assiepati fin dalle prime ore con le loro scalette per una semplice foto ricordo ed autografo e di addetti al settore (il popolo degli accreditati) arrivati da tutto il mondo in Costa Azzurra per raccontare e vivere il cinema (spesso in coda nelle sale cittadine) fatto anche di ottimi film (che non godono della luce dei riflettori riservata ai film Hollywoodiani fuori concorso) presenti soprattutto in sezioni parallele ed indipendenti tipo la QUINZAINE e ACID dove troviamo esempio le applauditissime proiezioni degli italiani BELLOCCHIO e VIRZI’ anche se usciti a mani vuote.
Per l’occasione poi la Croisette si anima e ti puoi gustare liberamente un film sotto le stelle al Cinemà de la Plage, una serata alla Villa Schweppes con 2manydjs e la leggenda Cerrone o un salto alla spiaggia del Club Baoli con The Avener, i ristoranti italiani del centro, il mare azzurro della Promenade des Anglais nella vicina Nizza quando il tempo uggioso lo permette e a Monaco assistere ad un “caldo” live dei giovani emergenti Hyphen Hyphen contrapposto al fascino delle auto d’epoca da corsa sfreccianti nella riedizione 2016 del Historique Grand Prix nel circuito cittadino.
Tutto questo è Cannes e dintorni, il clima che si respira, il suo festival del Cinema e i suoi eccessi. Tutto questo è la Cotè d’Azur.
Rendez-vous à l’année prochaine!