E’ arrivato settembre e l’estate è agli sgoccioli, il freddo ormai alle porte ci apre quindi gli occhi a una triste verità: è finito quel magico periodo di piacevoli e infinti concerti estivi, tra il tour del tuo cantante preferito e festival ricchi di line-up da pelle d’oca (quella piacevole, ovviamente si spera). Quell’ultima magia noi siamo però riusciti ad intercettarla, e ci ha lasciato letteralmente senza parole, non solo per la presenza della creatura mitologica chiamata Venerus (foto cover). Andiamo però con ordine.
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, nelle giornate di venerdì 16 e sabato 17 settembre, nel suggestivo “sito romano” di Cinecittà, si è tenuta l’undicesima edizione dello Spring Attitude Festival, all’insegna di importanti temi quali l’inclusività e la sostenibilità, anche se quest’ultima purtroppo non totalmente allineata alle aspettative. Tanto spazio inoltre ai giovani, con il format GENERA che ha visto la partecipazione di innumerevoli nomi Under 35: dal giovanissimo classe 04 Centomilacarie, fino all’ottetto londinese Kokoroko, che con le loro sonorità caraibiche-africane stanno conquistando il mondo (e lo hanno fatto pure con noi a suon di jazz, tra afrobeat e una performance che arriva dritta al cuore, le gambe e un po’ ovunque).
Appuntamento quello dello Spring traslato dunque di qualche mese rispetto alla canonica programmazione annuale, il quale però non ha sicuramente deluso le aspettative, anzi. Dopo la giornata inaugurale di giovedì 15 con gli act di Todd Terje, Ceri e Ginevra Nervi, le danze sono state aperte dai 72-Hour Post Fight e da una giovane promessa “”punk”” conosciuta come centomilacarie, seguito dal pop fluido di Ditonellapiaga, la quale ha scatenato la dancefloor con il suo “Camouflage”: un’esibizione travolgente che già dai primi minuti ha tolto ogni dubbio sull’ecletticità dell’artista in questione. Si passa quindi rapidamente al GENERA Stage con Iosonouncane per poi, con un ulteriore inversione del flusso della marea in stile Mont Saint-Michel, tornare al palco principale con l’esibizione del tanto atteso artista di casa: Fulminacci. Tripudio di gioia, applausi e grida per l’intera performance, cresciuti esponenzialmente con l’ingresso a sorpresa di Willie Peyote e Daniele Silvestri. Si passerà poi alla parte di serata più movimenta e ipnotica con, in ordine di comparsa: Red Axes, Cosmo (ogni aggettivo sarebbe diminutivo) e infine The Blessed Madonna. Un primo giorno ricco quindi di piacevoli sorprese anche se, le esibizioni più travolgenti a nostro parere, le troveremo proprio al secondo giorno di Festival, in un escalation di emozioni contrastanti ma che viaggeranno perfettamente in simbiosi.
Si partirà quindi nella giornata di sabato 17 con i Post Nebbia, Marco Castello e WhiteMary, alternandosi tra Molinari e Genera Stage, con un continuo cambio di posizione che aveva un nonsoché di tragicomico: sarà stato il fatto di dover inesorabilmente “sacrificare” il posto in prima fila per diverse esibizioni. Sarà poi il turno dei Calibro 35, con un intero concerto sviluppato sulle note del maestro Morricone: “niente basi, trucchi o artifici”, un intero set strumentale che ha stupito tutti, anche chi ancora non conosceva le prodezze di questo gruppo. Successivamente sarà il turno di un artista onirico che, anche in questo caso, ha travolto tutto e tutti. Venerus, con la sua Estasi degli Angeli, ha il potere di incantare e ipnotizzare l’ascoltatore, alternando momenti così intimi nei quali ti sembra di essere solo con lui, ad altri nei quali non puoi fare a meno di scatenarti assieme a strumentali strabordanti energia. La serata proseguirà dunque con delle esibizioni altrettanto ipnotiche che molto difficilmente riescono a lasciarti immobile, senza battere almeno a tempo il piede sul terreno: Kokoroko, Nu Genea live band (e dici poco!) e infine Ellen Allien.
E’ già trascorso qualche giorno dalla fine del Festival, ma non possiamo fare altro che aspettare trepidanti la dodicesima edizione (questa volta magari un po’ più Green, un auspicio per questo grande evento).
Photo credits @ Spring Attitude Festival