Ci sono musicisti che sanno raccontare i propri pezzi facendoti salire a palla la voglia di ascoltarli. N.A.N.O. è uno di questi, perché il track by track del suo Bionda & Disperata è un intreccio perfetto di spunti e guizzi che fanno schiacciare in automatico play. Chi di noi, infatti, è immune al fascino delle bugie, all’anelito della spiritualità, al vortice della sessualità, all’analisi del nostro Paese e ai talenti diversi ma potentissimi di Battiato e POPX? Ecco, il trentino Emanuele Lapiana ci porta in giro per questi temi enormi, e lo fa con quello che definisce un disco “che si presenta senza la pretesa di essere applaudito: puro, crudo, così come lo stato d’animo che lo accompagna. Una scelta, un’intenzione precisa, il rifiuto della musica come accessorio, come sottofondo”.
SPARTIACQUE
Sessualità e spiritualità vivono in simbiosi. questo brano è per gli esploratori sessuali e spirituali. Riferimenti espliciti in tutta la canzone. che sembrano, anzi sono una preghiera.
BEDFORD
Le bugie che arredano l’amore non hanno genere. Uomini e donne se ne accusano a vicenda. È una lettera che ho ricevuto dal me stesso di 20 anni fa, scritta mentre giravo la Spagna a bordo di un furgone blu scassato e ai miei amici di allora. Nel pianoforte che apre il brano é chiaro ed intenzionale un omaggio a Lucio Dalla che mi è successo di conoscere poco prima che morisse.
C|O|P – Contro ogni pronostico
COP sono 10 riferimenti in uno. Contiene il titolo del disco. E’ l’ennesimo acronimo (contro ogni pronosticp–> attenzione proprio pronosticp) , è simile a C.O.D., ma parla di essere poliziotti di se stessi e degli altri. Parla della mia generazione, assolutamente incapace di interpretare se stessa con un minimo di personalità, e capace solo di interpretare gli altri. Il discorso è lungo e per nulla semplice. L’italia era giovane e promettente, piena di principi e di speranze, proprio come noi. É una compagna di scuola che ritrovi disperata alla pizza di classe, distrutta e provata, bionda e disperata appunto; mi sembra ancora più bella, ma forse sono io che ho abbassato l’asticella? mi sto accontentando? voglio tutto. ora.
MORAVIA
Il brano è uno scherzo citazionista tra Battiato, Gazzè ed un po’ di POPX. la conoscenza ai tempi di google, la mancanza di prospettive alla fine della seconda repubblica.
MICHELE
Michele è un’invettiva. È un genere che adoro ma che in Italia non viene mai recepito come positivo. Quando qualcuno si sbilancia nel nostro paese viene percepito come meno credibile. Meglio una disonesta democristianità. E invece Michele è ovunque, nelle vite di tutti. E quelli come lui sono capaci di rovinare tutto. E allora bisogna prenderlo a calci nel culo, senza alcun ritegno.
CAMBIOSTAGIONE
L’essere maschio ha spesso a che fare con la performance e l’incrollabilità, in un’eterna partita di calcio (ma anche di football americano o scacchi se volete) dove l’insicurezza e la fragilità non hanno modo di esistere. L’antidoto a tutto questo è secondo me la femminilità. Beninteso non la femminilità in quanto bellezza. Ma in quanto leggerezza.
QND
I primi giorni di un amore nuovo sono l’esperienza più psichedelica e indimenticabile che possano capitare. Si vedono cose che non si vedono, si vive un’ebbrezza costante, un distacco da tutto. QND parla di quando non esiste più il quando, nè lo spazio, e tutto sembra un videogioco, e ci si sente vibrare lontani, in risonanza.
MA
Mi sono innamorato della cumbia grazie a Davide Toffolo. Qui ho voluto sperimentare un po’ con questo genere. É probabilmente il pezzo più biondo del disco. Il testo è di circa 3 anni fa. Ma il suo contenuto rimane terribilmente attuale.
GIGA
Per conservare la bellezza, a volte, bisogna essere senza pietà. Ma cosa, quando e quanto a lungo difendere, questo non lo sa nessuno. Io so solo che nel frattempo bisogna resistere
CATEMA
Ci sono persone a cui diamo un posto speciale nella nostra vita. Non per quantità., anzi spesso non le abbiamo mai approfondite. Che quando le rincontri ti sconvolgono per mesi.
SPECIALE
Inizialmente era un brano per mio fratello Dennis, per quando era bloccato in un letto di ospedale. Poi, mano a mano si è trasformato in un’altra canzone. Infatti grazie al web ho potuto approfondire la storia e la vita di Giulio Regeni in modo immediato e diretto, appena dopo la sua triste morte. Mentre guardavo i suoi video o le presentazioni per l’università, o leggevo suoi lavori o cv trovati in giro per la rete mi sono detto: -che ragazzo speciale. Che sfortuna. Che peccato. Poi, da papà, ho pensato ai suoi genitori, ed ho scritto speciale.
QUANDOLAM
No comment
Quando l’ amore verra’
Ditegli che
Io l’ho aspettato tanto
non arrivava mai
Quando lui
Si svegliera’
Ditegli che
Lo accarezzavo piano
Che non ho dormito mai
E tu
Sei un arcobaleno
Quando non mi troverai
Vicino a te (domani)
E cercherai i miei occhi
Non ti disperare che
Sopravvivo in te
Come tutto
Cicatrizzerò