C’è musica fatta per viaggiare, ci sono viaggi fatti con la musica e poi c’è il nostro format in cui un artista ci racconta un viaggio passando per le canzoni che ne sono state la soundtrack.
“Una delle colonne sonore che ricordo con più amore (e un filo di malinconia) è quella che ha accompagnato il mio primo viaggio a Lisbona.” ci racconta Mattia Del Moro, in arte semplicemente DELMORO, architetto prestato al mondo della musica. Il suo è un pop d’autore fatto di geometrie complesse, incroci tra il moderno e il contemporaneo. Un incontro tra l’Italia migliore degli anni‘80 (dal pop alla italo-disco), l’eleganza tutta francese di artisti come Phoenix e ritmi che viaggiano tra il Mediterraneo e il Brasile. “COMPLESSO” è il titolo del nuovo singolo uscito per Carosello Records, brano che apre ad una nuova fase creativa di Delmoro e che mette ancora una volta in evidenza le sue doti autorali, ritmiche e melodiche.
La track da anche il titolo al tour che sta portando l’artista nei club italiani. Prossima tappa “speciale” domani giovedì 19.12 a Milano – Circolo Ohibò, accompagnato live da Ricky Cardelli (FunkRimini, Capofortuna) e Pietro Lupo (Tropea) e ospiti TBA.
Il singolo fa parte di una doppia release che vede pubblicata anche “GLI PARLERÒ DI TE”, perla nascosta del repertorio dei Righeira, per l’occasione risuonata e riprodotta da Delmoro stesso e cantata insieme a Johnson Righeira. La nuova versione del brano nasce dopo la live session di Delmoro registrata quest’estate al lido di Milano insieme alla sua band, i Tigers Resort. I due brani sono anche contenuti in uno speciale 45 giri in edizione limitata.
Delmoro continua a raccontarci la sua esperienza: “Lisbona non era solo un viaggio, perché ci sarei stato due mesi per completare la tesi, ma musicalmente è stata un’esperienza direi più importante degli originali motivi di studio che mi hanno spinto lì. Ma andiamo con ordine:
Il mio amore per buona parte della produzione francese, e non solo dalla French touch in poi, non è certo un segreto. Poco prima di partire mi ricordo che ero ancora folgorato dal disco “L’aventura” di Sebastien Tellier e in aeroporto me lo sparavo a ripetizione. Amavo particolarmente il lavoro d’orchestrazione.
Arrivato in città una delle prime cose che ho fatto è stata ovviamente girare un po’ di negozi di dischi. Chiaramente Lisbona, pur non essendo il Brasile, ha molte connessioni con la musica brasiliana, e così ho scoperto un nome come Arthur Verocai, che guarda caso è il signore che ha curato gli arrangiamenti dell’album di Tellier di cui parlavo prima. Com’è piccolo il Mondo!
Da lì in poi è stata una scoperta continua, come Marcos Valle. Ricordo di averlo nelle cuffie mentre mi perdevo nel Barrio Alto, camminate infinte sul lungo fiume, dal Ponte 25 de Abril fino al ponte Vasco Da gama. Sì, mi piace camminare tanto nelle città che non conosco ancora, e anche in quelle che conosco. Tanto.
Però il tempo passava ma la tesi non sembrava procedere granché.
E dopo appunto due mesi di grandi camminate, la grande festa di Sant’Antonio dove si mangiano Sardine lungo le calli di Alfama, dove per altro vivevo (sì, turistico direte voi, ma sti cazzi, è bellissimo comunque, e poi è stata un’occasione che non ho cercato), e poi qualche surfata non ben riuscita sulle spiagge di Caparica, me ne torno in Italia con un botto di dischi da ascoltare ancora, e ancora.