Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie.

Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire.

Sulla passerella della vanità, lasciamo che a succedersi sul catwalk (di artisti e musicisti), sia invece la nudità dell’indie.

 

Boetti, Ragazza del ‘99

Una nuova veste per Boetti (foto di copertina), che ritorna cambiato eppure mantiene la stessa essenza con il nuovo singolo “Ragazza del ‘99”. Un brano che dalle liriche e dalla ricercatezza musicale ci riporta al gusto neoclassico, anche nella scelta estetica. E allora sì a tessuti leggeri e semitrasparenti, balze e merletti; il tutto riadattato però in chiave contemporanea.

Palmaria, Le Cose

Sonorità R&B si mescolano a voci ipnotiche e sognanti il tutto intrecciato da arpeggi di chitarra e un mood malinconico. Notti illuminate da luci argentate quelle dei Palmaria che con “Le Cose” ritornano con un singolo estivo al punto giusto che ci fa assaporare già il gusto dell’album in uscita in autunno.

Kuni, Supposed to be

Stile anni Novanta che ci ricorda quello delle 4 Non Blondes in “What’s Up”, un brano dai contorni melanconici eppure vitali. Stiamo parlando del nuovo singolo di Kuni “Supposed to be”: una sfida per l’artista a guardarsi allo specchio e ad affrontare uno dei momenti più difficili nella sua vita, in cui tutto si sgretolava. Eppure, “Supposed to be” diventa un’intima confessione dell’artista e  della forza che ci ha messo per superare un momento molto delicato della sua vita.

Visconti, Salsa Rosa

Punk rock dalle ispirazioni anche strett lo stile di Visconti, che con “Salsa Rosa” ci tiene proprio tanto a sottolineare che dopo “Wandervogel” (il singolo precedente) le cose sono cambiate. Brano dopo brano inizia la scalata all’album e alla nuova versione di Visconti che ci piace ogni volta sempre di più.

Vision Division, Inner Garden

Siamo in concomitanza con il solstizio d’estate; eppure, il giardino interiore dei Vision Division non ha paura a sbocciare. Indie rock dall’anima sognante e shoegaze sono alla base del nuovo EP della band di stanza a Bologna. Un gioiellino da innaffiare con cura per salvaguardarlo dal caldo estivo e per permettergli di crescere sempre di più.

our kids, salad

Siamo nella nebbia londinese, nove amici e un appartamento, la paura di aver perso anche quel poco che si è stati in grado di costruire e tanto amore per il brit rock degli anni ’80 e ’90. Questo ed altro troviamo nel nuovo singolo di our kids, “salad”: un brano che ci riporta alla voce di Damon Albarn, all’invisibile filo rosso che collega l’agro pontino e la città del Big Ben.