Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie.

Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire.

Sulla passerella della vanità, lasciamo che a succedersi sul catwalk (di artisti e musicisti), sia invece la nudità dell’indie.

Mombao, Rasti

Maschere d’oro e corpi robotici, cattedrali edificate nel metaverso e preghiere ripetute da robot. Siamo nel mondo dei Mombao e della loro nuova “Rasti”. Un mantra cyber ecclesiastico che buca i confini, spezza le opposizioni e vola direttamente oltre nello spazio.

Supernino, B-uongiorno

Vestaglia da notte, capello ingellettato e occhiale da sole rigorosamente nero. Non è l’inizio di un film mafioso ambientato a Little Italy, ma l’outfit con cui Supernino si ripresenta al mondo della musica con il suo nuovo singolo “B-uongiorno”. Un brano elettropop-punk che vi farà alzare dal letto più di mille sveglie.

Berkee Bay, Figli dei fiori

Il titolo può trarci un pochino in inganno, perché in quanto a look i Berkee Bay si presentano al pubblico con un look a metà fra lo skater boy californiano e uno shabby (scelto non così poi a caso) sempre delle west coast. I Berke Bay con il loro nuovo singolo ci portano su nuove sponde sonore e sperimentali, anche un po’ lisergiche se vogliamo, sognando di essere anche noi dei “Figli dei fiori”.

Maura, Nel mio bosco

Vestita di pizzo bianco e impreziosita da una corona di brillanti, Maura si presenta come una sorta di principessa/eroina dei boschi a cavallo del suo destriero bianco. Sembra uscita da una favola o da uno di quei racconti fantasy ambientati nei boschi incantati. E come in ogni storia che si rispetti, anche in quella di Maura non possono non fare da protagoniste le forze opposte: da un lato il bene e dall’altro il male. Convivenza tra le due o continuo conflitto?

Lüzai, Casa

Tante piccole patch cucite insieme come dei piccoli tasselli di una casa, legati insieme per dare forma al vestito che somiglia più ad una seconda pelle per Lüzai. L’abito inoltre, semitrasparente, permette di vedere attraverso, un po’ come la musica e le parole del suo nuovo singolo cercano di fare. “Casa” non sempre è il luogo in cui si vorrebbe stare, ma ad un tratto bisogna fare i conti con il passato e così che piano piano, mattoncino dopo mattoncino, l’artista cerca a dare forma a quella che finalmente anche lei può associare alla parola “Casa”.

Gaia Banfi, ragni

Bianca come il candore delle nuvole e eterea come l’abito che indossa. Gaia Banfi somiglia a tutti gli effetti ad una fatina che di notte illumina il bosco con la sua musica. In “Ragni” abbandona la forma canzone per abbracciare una ricercatezza complessa e intuitiva allo stesso tempo. Un brano che spiazza e che quindi non può che avere un piglio magico.

Rareş, Peggiore Mossa 

Le ambientazioni sono sempre quelle un po’ scure e in penombra, dove nel quadro semiapocalittico spiccano figure vestite dai colori sgargianti e psichedelici. Ci troviamo nel mondo multicolore e favolistico di Rareş, un mondo fatto di sperimentazione e evocazioni beatlesiane. “Peggiore Mossa” è il singolo che anticipa il disco, è il racconto di una fine e magari il preludio di un nuovo inizio.

Sethu, bnkr44, Charlie fa surf 

Stile punkettaro misto a quello della tua prossima boyband preferita, stiamo parlando della combo Sethu, Jiz e bnkr44, unita apposta per l’esibizione Sanremese. E a proposito di abiti, è impossibile non apprezzare anche “Charlie fa surf” in una nuova veste, quella tutta personale di Sethu. Una versione che lascia poco spazio alla nostalgia, ma piuttosto esalta quanto, chi ne è riuscito a godere, sia stato fortunato ad essere cresciuto con questa canzone su MTV.