Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie.
Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire.
Sulla passerella della vanità, lasciamo che a succedersi sul catwalk (di artisti e musicisti), sia invece la nudità dell’indie.
Vinnie Marakas, Ciliegie
Abiti che somigliano più a dei costumi di scena: una marionetta, un personaggio della commedia dell’arte o ancora un imbonitore dalle parvenze esotiche. Vinnie Marakas (foto di copertina) torna a farci sognare con un nuovo singolo intriso di primavera, si intitola “Ciliegie” e i frutti del titolo diventano un simbolo nuovo ed erotico di un mondo a cavallo tra sogno e realtà, tra nu disco e dream pop.
Iosonouncane, Viudas
Nata durante la scrittura di “IRA!, trasformatasi poi nella colonna sonora del film Briganti, “Viudas” è il nuovo singolo che riporta alle nostre orecchie Iosonouncane. Il brano riprende infatti le voci dell’album del 2021, riportandole in un contesto dell’800 che è quello del lungometraggio. “Viudas” è una laica preghiera che ben si adatta però anche ai giorni nostri, in cui lo spirito è alla continua ricerca di emozioni, e dove la musica riesce a risvegliare anche i più assopiti sentimenti.
Il Mago Del Gelato, PANDORA
Sintetizzatori anni 80, chitarre, vocoder e percussioni il tutto imbevuto in un’ambientazione dalle reminiscenze psichedeliche: un vero e proprio vaso di “PANDORA”, come dice il titolo stesso del nuovo singolo de Il Mago Del Gelato. Un brano questo che con note funk, afro beat e jazz è di forte ispirazione per una danza sessuale.
I Hate My Village, Jim
Un arcobaleno sonoro e visivo quello creato e dipinto con note acide dagli I Hate My Village nel loro nuovo brano “Jim”. Un singolo che si discosta dai precedenti per le linee vocali più aperte e armoniche senza perdere mai però quel senso di amara irrisolutezza che li contraddistingue.
GIURO, Istinto
Mood 90s, immaginario bruciato come le vecchie foto in rullino, Roma: stiamo parlando del nuovo album dei Giuro, band di Latina, che nel suo ultimo lavoro affrontano le contraddizioni interne alle relazioni per poi spostarsi su paesaggi sognanti e nostalgici che portano l’ascoltatore in un mondo fatto di passione e dualismo che colpiscono e affondano direttamente al cuore.