Chi sono i Sacramento, coloro, cioè, che ci invitano a “prendere una sdraio, metterci comodi a bordo piscina, ordinare un margarita, prenotare una pista da bowling” e mettere su la loro musica? Non lo sappiamo. Quel che, però, sappiamo è che il loro singolo Love (uscito per La Tempesta il 27 aprile) ci fa realmente venire voglia di fare tutte le cose sopra elencate, ma anche di abbandonare il lato “style” che dà il titolo alla nostra webzine per indossare solo vestaglie con sopra ananas e fenicotteri. Ma soprattutto i Sacramento, come leggerete, ci hanno fatto venire voglia di un’unione musicale ma anche carnale tra Liberato e MYSS KETA.
Sacramento è un nome bellissimo, che cosa lo ha ispirato?
STEFANO F.: Mi ha ispirato un segnale stradale. Per andare verso le zone balneari a sud di Siracusa, ad un certo punto si arriva ad un bivio. Prosegui dritto per Ognina, Fontane Bianche e Avola, oppure giri a sinistra per Arenella, Isola e Lido Sacramento. Non ho mai capito dove si trovasse questo Lido Sacramento. Poi mio padre mi disse che era una spiaggia con un lido molto frequentato tra gli anni 50 e gli anni 80. Adesso non c’è più, ma l’indicazione stradale è rimasta.
Come mai a un pezzo dal titolo Love avete associato un video non romantico? Qual’è l’intento?
STEFANO F. Il testo del pezzo è veramente cheesy e scontato, e secondo me è proprio brutto. E se si ascolta senza vedere le immagini, non ha proprio senso. Ma mi sentivo di dire quelle cose, almeno una volta, di sfogarmi con una canzone. E solo a un video del genere si poteva contrapporre al significato melenso delle parole. Se qualcuno dichiara amore ad un’altra persona mentre si prende a pugni, allora la cosa diventa interessante. Molto interessante.
Avete un Instagram bellissimo, dove non comparite: anche voi vi giocate la carta dell’anonimato come Liberato o vi maschererete come MYSS KETA?
STEFANO F .: Tutto merito di Burrnd (@burrnd). Non abbiamo problemi a comparire, siamo pure molto fighi, ma prima la musica. Sempre. Prima ci deve essere la musica che deve riuscire ad arrivare agli ascoltatori senza essere aiutata dall’estetica delle persone che la producono. Il circuito è saturo di personaggi che spingono prima la propria immagine, e poi pensano alla musica. Il personaggio distoglie dalla cosa fondamentale che è la musica. Liberato e Myss Keta dovrebbero mettersi insieme e fare un figlio, cosi lo possono chiamare Zorro o Batman.
Qual’è la tua personale definizione di lo-fi e se secondo te è un genere che può diventare una parte importante della nuova ondata del cosiddetto it-pop.
STEFANO F.: Lo-fi per noi è anche sinonimo di semplicità, arrangiamenti modesti, leggeri, non sovraccarichi di suoni, ma con linee armoniche che s’intrecciano bene tra di loro. Poi se è registrato bene o male o suonato a cazzo, l’importante che trasmette quel mood di relax che dovrebbe comunicare. Se può diventare una parte importante del cosiddetto it-pop? Difficile dirlo. La musica italiana al momento è un po’ compromessa. Segue il trend come non mai. La maggior parte dei nuovi artisti “indie” italiani, si inspira ai già più affermati artisti indie italiani. Non c’è niente di sbagliato, ma mi sembra stiano uscendo troppi cloni solo perchè al momento va questo. Ovviamente ci sono realtà in Italia di tutto rispetto, ma a volte bisogna guardare anche oltre i confini, viviamo prima nel mondo e poi in Italia.
Quale saranno i sentimenti o i ragionamenti più forti del vostro prossimo album o ep?
STEFANO F.: Faremo uscire un altro singolo a breve, e poi un altro ancora dopo un po’. In quest’era digitale in cui la fruizione della musica è acellerata all’ennesima potenza, quando si mette fuori un album con più pezzi tutti in una volta, lo sforzo dell’artista non viene riconosciuto. L’album viene divorato nel giro di poche settimane e poi messo di lato per far spazio ad altri album in uscita di altri mille artisti. A questo punto meglio tirare fuori dal cilindro un brano ogni tanto per far si che venga ascoltato lui e solo lui, per un tot di tempo. Parleremo di benzinai, viaggi intergalattici, pattini e pizza. Amore basta, ok la prima uscita, ma va bene così.
A livello visivo chi/che cosa ti ispira di più e a livello musicale quali sono le tue radici e i tuoi, invece, ascolti attuali?
STEFANO F.: Il mare e il sole, le granite, gli arancini e le pizzette della East Coast Siciliana, ma anche il Bowling (adoro il bowling), i pattini, gli aquiloni, i motel americani, le storiche balere delle grandi città, le Cadillac, i cactus, Las Vegas, i film dei Fratelli Cohen. Ho iniziato all’università a Catania ad ascoltare un po’ tutto quello che veniva fuori da etichette come Touch & Go, Dischord, Matador, 4AD, FatCat, City Slang, Drag City, Rough Trade, ecc.
Quindi non avevo un vero e proprio genere di riferimento, ma ovviamente tanto post rock come Sonic Youth, Tortoise, Karate, Slint, June Of 44, 90 Day Men, Fugazi, ma anche Bill Callahan, Calexico, Bonnie Prince Billy, Nina Nastasia, Giant Sand, Joanna Newsom, Rachel’s e altre mille cose. Attualmente ascolto volentieri Alex Cameron, Mac DeMarco, Kurt Vile, Mark Kozelek, Liima, Kevin Morby, LCD Soundsystem, Sleaford Mods, The War on Drugs.
Esce il nuovo video di Young Signorino: te lo guardi, non te lo guardi, non sai chi egli sia.
STEFANO F.: È il tipo con i tatuaggi in faccia, che poi si pentirà di avere tra 20 anni? Zero, non ho mai visto niente (vedi risposta a domanda n.3). Ma i miei compagni di band, magari lo conoscono.
La serie tv che state guardando o quella di cui state aspettando la nuova stagione.
STEFANO F.: “Beverly Hills 90210” – “Game of Thrones”
STEFANO P.: ” Una mamma per Amica” (Una piccola grande saga della provincia americana, sognatrice, rassicurante e romantica. Come i Sacramento.)
ALICE: “Il Miracolo” – “B ojack Horseman”
ALESSANDRO : “Louie” – “Louie”
Il vostro libro-guida e il vostro animale-guida.
STEFANO F.: “Breakfast of Champions” – Bulldog Inglese
STEFANO P.: “Ask the Dust” – Il cirneco de ll’Etna
ALICE: ” Giuda l’oscuro” – Scoiattolo
ALESSANDRO: “Corri, Coniglio” – Pesce rosso
Sui social siete più tipi da gattini, food porn, meme.
STEFANO P.: Adoriamo i meme di gattini che mangiano food porn. Preferibilmente a Las Vegas.
Visto che ci chiamiamo Beat and Style, una domanda di style: l’accessorio o il capo d’abbigliamento che vi rappresenta di più.
STEFANO P.: Un costume da bagno e un cappellino da baseball.
Instagram, Pinterest, Twitter o Tinder?
STEFANO P.: Instagram: @musicofsacramento