A dieci anni trova una chitarra classica abbandonata nella cantina dei nonni e inizia a cercare le prime note imitando il padre, musicista di professione, che poi seguirà per asnni tra backstage e palchi di tutta Europa. Partito cosi a colpi di “pane e musica” il viaggio di JurijGami, cantautore e chitarrista comasco, raggiunge un primo traguardo il 9 novembre scorso, con la pubblicazione, per l’etichetta indipendente belga Cello Label, di Breve ma incenso, l’EP di esordio.
Musicalmente è un caleidoscopio di influenze e sonorità diverse, dal funky alle ballad passando per il pop anni Ottanta dei tastieroni synth e delle batterie elettroniche. Breve ma incenso è anche e soprattutto il frutto di un fine lavoro di scrittura, arma che JurijGami dimostra di saper utilizzare con maestria mescolando giochi di parole, citazioni più o meno colte e riferimenti all’attualità.
Cinque i brani, che rivelano una certa attitudine per il pop d’autore e per una scrittura dal taglio ironico e corrosivo, due singoli pubblicati fino ad oggi (Christian De Sica e Tra il tedio e il dolore) più tre nuovi inediti. JurijGami sotto prosegue nel raccontarci track by track , questo disco nato nella sua cameretta con un Mac, una scheda audio e tanto sudore.
La banda non si tocca (LBNST)
Una banda che non è un preludio alla delinquenza bensì all’amicizia
Tra il tedio e il dolore
Una rielaborazione delle teorie del pensatore tedesco Arthur Schopenhauer
Girati verso di me
Una ballad che è un cortometraggio con protagonisti, una festa, una camicia gialla e tre gin
Christian De Sica
Il mondo dei cinepanettoni racchiuso in tre minuti
Flying Spaghetti Monster
Il nuovo inno al pastafarianesimo, per parlare di religione senza parlarne veramente