To strive, to seek, to find, and not to yield -di lottare, di cercare, di trovare, e di non cedere- recita così la scritta riportata su una croce nel punto dove venne a mancare Robert Falcon Scott, capitano della marina britannica, morto dopo essersi addentrato al Polo Sud peraltro arrivandoci secondo, subito dopo Amundsen. Di lottare, di cercare, di trovare e di non cedere, è una parte di una poesia di Tennyson chiamata Ulysses di cui Falcon Scott era un ammiratore, tanto da scrivere nei suoi diari antartici di averlo letto e riletto. Bene, vi starete chiedendo perché quest’articolo parta proprio da queste parole. La verità è che il Kafféklubben è un po’ come una terra inesplorata e Sere e Nico come due esploratori che, nonostante la tormenta, procedono verso un grande ignoto che però li rende felici non lasciando spazio ad alcun rammarico. Sì, perché portare una libreria indipendente a Guastalla (Reggio Emilia) è una scelta coraggiosa che pochi avrebbero fatto, una sfida rivolta ai nostri tempi incerti, una spedizione complessa che però ci permetterà di tracciare una nuova mappa, quella dove chi crede che la cultura sia essenziale potrà trovare uno spazio concreto dove sentirsi parte di qualcosa.
Al Kafféklubben si segue una filosofia, quella dello scoprire ciò che non si conosce ancora. Ci si trova anche il conosciuto, certamente, ma Nico e Sere oltre ai libri, ci hanno portato magazine indipendenti, vinili e fanzines, roba non da tutti i giorni insomma. Lo hanno fatto perché non volevano doversene andare dalla Bassa e hanno capito che l’unico modo per restarci era fare lì, quello che avrebbero voluto trovarci. Come ci siano arrivati è un mistero, quello che sappiamo è che prima di arrivarci hanno creato una posterzine indipendente di racconti brevi chiamata Radici, sarà un caso?
In conclusione, Guastalla non è l’Antartide, Nico e Sere non sono (per fortuna!) Robert Falcon Scott ma una cosa è sicura: quello che portano nella provincia è una delle cose più inesplorate che si siano mai viste.
foto credits: Jessica Crema / Marco Fenati