Noti per le loro abilita’ evocative, presenti in brani emozionanti come ‘Gabriel’ e ‘Gorecki’, i LAMB, tra le band più suggestive del panorama musicale inglese, originariamente formati a Manchester a metà degli anni ’90, in grado di amalgamare sperimentazioni elettroniche con il cantautorato, accompagnato dalla straordinaria voce di Lou Rhodes, a cinque anni di distanza da ‘Backspace Unwind’, ritornano in scena con un nuovo disco studio per Cooking Vinyl/Edel
presentato dal vivo, con uno spettacolo unico, a Londra lo scorso lunedì 29 aprile.

Anticipato dai brani ‘Moonshine’ feat. Cian Finn e ‘Armageddon Waits’ – video molto speciale per il duo inglese, girato nello stato di Goa, luogo a loro molto caro che hanno voluto condividere con il pubblico –

The Secret of Letting Go’, settimo disco, scritto e registrato nell’arco di un anno tra lo studio della band in Inghilterra, Ibiza e l’India, segna il passaggio verso nuove sperimentazioni in cui la voce lunare di Lou accompagna perfettamente ogni nota e gli spazi che si creano tra un suono ed il successivo.

‘The Secret of Letting Go’, come ci raccontano, traccia dopo traccia, in esclusiva per Beat&Style, Lou Rhodes e Andy Barlow, è un disco evocativo e contemplativo, estatico, che si articola in un crescendo di armonie minimali con ‘Phosphorus’, brano che apre l’album, per passare ai cori di ‘One Hand Clapping’, alla sub-bass del brano che dà il titolo al disco, agli ipnotici ritmi di ‘Deep Delirium’ fino al loop di piano di ‘Imperial Measures’.

(Album notes)

Phosphorous

“So much to say I’m lost for words…”.  Language fails in moments such as this. A finger pointing at the sun cannot describe its magnificence; mere words cannot describe the power of mind-blowing revelation.

“Tanto per dire che sono perso per le parole …”. La lingua fallisce in momenti come questo. Un dito che indica il sole non può descrivere la sua magnificenza; le semplici parole non possono descrivere il potere della rivelazione.

Moonshine

Written in India where the moon lies on its back instead of sitting up on its side as it does in the west. Lunar tides have so often imbued human emotion, surely its aspect has an affect too. First sparks, shimmering connection, second sense: “iris to eye, earth into sky, don’t they call it love?”

Scritto in India dove la luna giace sulla schiena invece di stare seduta su un fianco come fa ad ovest. Le maree lunari hanno così spesso impregnato l’emozione umana, sicuramente anche l’aspetto della luna stessa ha un effetto su di noi. Le prime scintille, la connessione luccicante, il secondo senso: “iride ad occhio, terra in cielo, non lo chiamano amore?

Armageddon Waits

Smouldering excitement, danger, white light, ecstatically charged. Cataclysmic love that won’t be hidden away. Yet to act on it will bring an end to all we know. Or will it? Sometimes love is worth the risk.

Eccitazione fumante, pericolo, luce bianca, carica estatica. Amore cataclismico che non sarà nascosto. Eppure agire su di esso portera ‘fine a tutto ciò che sappiamo. O lo farà? A volte l’amore vale il rischio.

Bulletproof

You know that moment when every sight and every sense says “yes!!!”? When being close to that particular someone and not touching them makes every nerve-end tingle? That feeling. That unquestionable vibration. Uncontainable, undeniable; that is Bulletproof.

Conosci quel momento in cui ogni vista e ogni senso dicono “sì!!!”? Quando essere vicino a quel particolare qualcuno e non toccarlo rende ogni formicolio nervoso? Quel sentimento. Quella vibrazione indiscutibile. Incontenibile, innegabile; questo è Bulletproof.

The Secret of Letting Go

It came to a point where we looked at one another and said “we can’t do this anymore”. Just for the hell of it though, we decided to make an experiment: We’d each go into separate rooms and write something; I, some lyrics and a vocal melody, he, a drum track or other musical elements. Then, without hearing what the other had done, we’d put them together to make a song. This was the result. “The secret of letting go is forgetting to hold on…”

Arrivammo al punto in cui ci guardammo l’un l’altro e dicemmo “non possiamo più farlo”. Poi però abbiamo deciso di fare un esperimento: ognuno di noi andava in stanze separate e scriveva qualcosa; Io, alcuni testi e una melodia vocale, lui, una traccia di batteria o altri elementi musicali. Dopodichè, senza sentire cosa avesse fatto l’altro, li avremmo messi insieme per fare una canzone. Questo è stato il risultato. “Il segreto del lasciar andare è dimenticare di resistere …”

Imperial Measures

One conversation, two people. An awakening, a subtle, yet mind-blowing paradigm shift. The next day, tears from the depths and this song poured out. “What no words can say, Revelation day”.

Una conversazione, due persone. Un risveglio, un cambio di paradigma sottile, ma strabiliante. Il giorno successivo, lacrime dal profondo e questa canzone uscita fuori. “ciò che le parole non possono dire, giorno della rivelazione”.

The Other Shore

So often, in searching for answers, for meaning, we miss what’s right there within our grasp. In grasping we lose what we sought, in looking we are blind. All there is, is right here, right now. “Stop one moment, all is Golden”.

Così spesso, nella ricerca di risposte, di significato, ci manca ciò che è proprio lì a portata di mano. Nell’afferrare perdiamo ciò che cercavamo, guardando siamo ciechi. Tutto quello che c’è, è proprio qui, proprio ora. “Fermati un momento, tutto è d’oro”.

Deep Delirium

A whirling dervish of sound. A conversation; the language of strings and brass. Tentative at first, then rising into a frenzied dance of ecstatic abandon.

Un vorticoso derviscio del suono. Una conversazione; il linguaggio degli archi e degli ottoni. Dapprima tentativo, poi un crescendo verso una frenetica danza di abbandono estatico.

Illumina

Perspective is everything. One person can see brightness when all the other sees is shade; stuck in a dualistic, dichromatic world. There is a light though, that outshines every point of view. Ever-present, even in darkness. Illumina.

La prospettiva è tutto. Una persona può vedere la luminosità quando tutto il resto di quel che vedele è ombra; bloccato in un mondo dualistico e dicromatico. C’è una luce però, che eclissa ogni punto di vista. Sempre presente, anche nelle tenebre. Illumina.

The Silence in Between

The space between words and sounds speaks just as loudly. Form is emptiness, emptiness is form. “Listen, it sings in everything”.

Lo spazio tra parole e suoni parla altrettanto forte. La forma è vuoto, il vuoto è forma. “Ascolta, canta in tutto”.

One Hand Clapping

What is the sound of one hand clapping? A puzzle to awaken the senses. Crystal clarity knows no division. All is one and not two.

Qual è il suono di una sola mano che applaude? Un puzzle per risvegliare i sensi. La chiarezza cristallina non conosce divisioni. Tutto è uno e non due.