Una ruota panoramica di quella che è stata la musica nell’ultimo mese, un po’ di uscite da segnalare e ascoltare, artisti che attraverso il loro modo di far musica si mettono a nudo tra storie da raccontare e pezzi di vita vissuti.
Album e singoli, nuove forze emergenti, un po’ di musica da celebrare e da aggiungere alla tua playlist:
MIVÀ – NULLA
Il cantautore calabrese è uno scalatore di playlist editoriali, la sua ultima creatura “Nulla” è su Scuola Indie e Indie Triste, al/alla Signor/a Spotify e a me piace questo singolo tormentato, crudo e terribilmente vero, una storia d’amore consumata:
“Tieniti pure il tuo nulla ti ci troverai bene”
TUASORELLAMINORE – FAHRENHEIT
Tuasorellaminore è una producer nata e cresciuta a Bari che propone un inedito mix di RnB e world music in salsa urban. L’Oriente che si unisce all’Occidente, il singolo si ispira liberamente al testo Fahrenheit 451 di Ray Bradbury. Sound ossessivo, invadenti pennellate di urban.
“Forse sono solo pazza, stare in questo club mi ammazza”
VANARIN – CARE
Alt – pop italo britannico dei Vanarin, “Care” racconta del tempo e della sua proiezione, del modo che ha di cambiare forma. Sound melanconico avvolgono il brit pop della band.
” Time is a missile, And time is pain”
COLEWSKY – STANZA/327
Il rapper romano racconta con il suo album d’esordio “Stanza/327” la sua discesa negli inferi, un incidente che l’ha visto vivere in una stanza per ben otto mesi, intervallati dalla quarantena, un grande momento di riflessione che rappresenta il suo riscatto.
“20 settembre, incidente fatale – Stanza 327”
AELLE – DUE TRENI
Chitarre dal rock, le melodie catchy del nuovo indie pop, batterie elettroniche moderne e synth , a formare una miscela che vuole essere fresca e originale. Un esordio alla “Rosso relativo” di Tiziano Ferro, soltanto più hip hop, gli anni 2000 che ritornano prepotentemente, “Due treni” ti entra in testa e non va più via.
“prendere due treni e quel che viene viene, viene via”
FUSARO – DI QUEL CHE C’È NON MANCA NIENTE
Riservato e introverso come pochi, attraverso la sua musica riesce, invece, a dire molte cose e con una forza dirompente. Di quel che c’è non manca niente, il suo disco d’esordio, è la prova di quanto la delicatezza possa essere potente. Nove tracce fragili e intense.
“Sono sempre stato il più leggero – Solo un giocattolo”
MAYA – LASCIA STARE
MAYA tutto maiuscolo è una giovanissima scoperta del mondo clubbing “Lascia stare” è quella canzone che ti fa cantare anche se sei in zona rossa. Una storia d’amore che finisce malissimo, la Generazione Z che si racconta con semplicità e autenticità.
“A parlare con te è stato inutile, lascia stare lo dico per te”
DODICIANNI – MIO PADRE SCRIVE PER IL GIORNALE
Andrea Cavallaro, in arte Dodicianni, è un creativo eclettico e dalle molte sfaccettature: cantautore, pianista, compositore e artista. Una storia noir, dal sound distopico, una lettera aperta ad un padre assente.
“Viaggia 300 giorni l’anno e lo ripete sempre”
Ph. Cover: Vanarin