Il mare ha assunto diversi significati per me negli anni, da piccola lo osservavo e pensavo fosse un tutt’uno con il cielo, una visione magnifica che mi faceva venire voglia di perdermi. Nel tempo poi mi ha sempre dato diverse sensazioni, ma tutte accomunate da un’idea di libertà. Ovviamente non è sempre così purtroppo, e ognuno ha il suo mare. Quello che si vede dal finestrino di un aereo, da un appartamento, da una spiaggia, d’estate, d’inverno, da una barca in vacanza o da una barca piena di speranza.”
Che sia una partenza o un ritorno, il mare è lì, pronto a specchiare i sentimenti di chi lo osserva. Atmosfere malinconiche ed eleganti s’infrangono quindi in “Come un’onda” sulla voce a tratti struggente di Lucia Manca, musa di un passato mai vissuto ma che le appartiene. La delicatezza, la malinconia e l’eleganza appunto, delineano i tratti del suo talentuoso e personale songwriting già pienamente espresso nel secondo capitolo discografico Maledetto e Benedetto (2018) prodotto da Matilde Davoli, che ha mostrato il suo lato più maturo e raffinato e grazie ai significativi featuring con Jolly Mare nel singolo “Hotel Riviera” – inno vintage del producer – e con Populous in “ToyBoat” e accompagnandolo nel tour europeo di Night Safari.
Dopo il primo, nuovo singolo che anticipa un prossimo EP in uscita nel 2020 per Factory Flaws/Peermusic e dopo la data allo Sziget Festival, arrivano anche i live nei club italiani. Lucia sarà, l’ospite d’eccezione del POSTWAR BAZAAR in programma il 14 settembre al Postwar Cinema Club di Parma. Dal pomeriggio, in un sabato di fine estate nella campagna emiliana, ci saranno concerti e dj set (Low_lowws, Karhys, Billy Bogus), buon cibo, divanetti, birrette, bandierine e il market curato da Domestico.
Per l’occasione, nell’attesa di abbracciare la sua voce e le sue note, le abbiamo chiesto di confezionarci e raccontarci la sua #playlist fluttuante tra grandi cantautori del passato e meravigliose melodie contemporanee.
“Cara” Lucio Dalla
Da piccola mentre ero a Bologna in vacanza, un’amica di mia madre ad un certo punto mi disse: “Lucia lo vedi quel signore? È Lucio Dalla, andiamo a salutarlo! Digli che canti sempre le sue canzoni!” Io purtroppo non riuscii a dirgli nulla, lui mi fece una carezza che riaffiora in me ogni volta che ascolto questa canzone.
“Senza Fine” Gino Paoli
La prima volta che ho ascoltato questa canzone è stato a 5 anni, quando il mio papà la canticchiava spesso in casa. È una canzone fondamentale perché mi riporta alla mia infanzia, mi riporta a lui e crea dentro di me un misto di emozioni e di ricordi bellissimi.
“Mi sei scoppiato dentro al cuore” Mina
La diva italiana e la voce per eccellenza. Ho iniziato a cantare con lei. Forse questa è la canzone che ho cantato e ascoltato di più nella mia vita.
“Myth” Beach House
La voce di Victoria ha il potere di ipnotizzarmi ogni volta che l’ascolto. I Beach House hanno sempre tirato fuori delle melodie meravigliose, questa è solo una delle tante.
“Ivy” Frank Ocean
Quando si parla di Frank Ocean è difficile individuare quale sia il pezzo più bello, questo è il primo che mi è venuto in mente ma per me sono tutti dei capolavori.